Sostegno alla povertà: così Salerno aiuta i più deboli

Un progetto per sostenere le persone in condizione di estrema povertà. Via libera all'iniziativa che si concretizzerà attraverso tre azioni

Di Alessandra Bamonte

Un progetto per sostenere le persone in condizioni di povertà estrema o marginalità. Si chiama Prins (Progetti di Intervento Sociale) ed è finanziato dall’Ambito territoriale S5 con risorse europee. Esso ha l’obiettivo prioritario di potenziare l’erogazione e l’accesso ai servizi per i soggetti in difficoltà. Ciò anche e sopratutto mediante l’organizzazione di una rete che consenta di operare sul territorio con un approccio integrato di assistenza agli utenti e garantire la fruizione di diritti costituzionalmente garantiti valorizzando la dignità delle persone.

Il progetto

A garantire il servizio Fondazione Humanitas Universo, Fondazione Caritas, Associazione Don Giovanni Pirone, Associazione Don Arcangelo Giglio, Associazione l’Abbraccio onlus e ONMIC. Si tratta di realtà che opereranno in sinergia con altri enti del terzo settore e del volontariato sociale da tempo attive sul territorio.

Il comune di Salerno vuole quindi dare una risposta concreta ad un bisogno cresciuto con la pandemia e la crisi economica di far fronte al disagio ed allo stato di isolamento delle persone. Tutto questo avverrà mediante la creazione di una rete di servizi finalizzata a garantire un’assistenza continua ed efficace.

Le azioni

Tre le azioni previste:

  • Pronto intervento sociale che prevede la costituzione di una centrale operativa di pronto intervento sociale attiva nell’arco delle 24 ore per 365 giorni all’anno e si propone di acquisire tutte le informazioni utili per una prima lettura del bisogno e per un affidamento dell’utente ai servizi competenti per l’eventuale presa in carico.
  • Accesso alla residenza anagrafica e fermoposta che si propone di sostenere l’accesso alla residenza anagrafica dei cittadini senza dimora e la reperibilità rendendo pienamente fruibile il diritto all’iscrizione anagrafica, l’accesso ai servizi socio-assistenziali e sanitari, l’accesso alle comunicazioni istituzionali connesse all’esercizio della cittadinanza.
  • Attivazione di servizi di prima accoglienza, mensa, servizi per igiene personale (docce e lavanderia), deposito bagagli e distribuzione di beni essenziali.
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