Sondaggio: vietato l’utilizzo di “Tik tok” per i dipendenti pubblici. Sei d’accordo?

Vietato il social Tik tok ai dipendenti pubblici, e l'Italia come si muove in tal senso? Vediamo i dettagli

Di Chiara Esposito

L’ Unione Europea vieta l’utilizzo del social cinese Tik tok, a tutti i suoi dipendenti, per questioni di sicurezza informatica.

Il provvedimento

L’applicazione dovrà essere disinstallata su tutti dispositivi mobili aziendali e sui dispositivi personali registrati nel sistema degli apparati mobili, entro e non oltre il 15 marzo, così come si legge sulla mail inoltrata ai lavoratori.

Chi non ottempererà vedrà sospesi i servizi corporate di email e Skype for Business.

E in Italia?

Secondo quanto dichiarato a Repubblica dal ministro della pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, “Il tema è all’attenzione da qualche giorno”, anche per il Governo Meloni.

“Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto.

Le opzioni possono essere di muoversi come si è mossa la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa.

È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea”, afferma Zangrillo.

Agli abituali frequentatori del social, sarà capitato più volte di imbattersi in video registrati in luoghi di lavoro da più utenti.

Alcuni insegnanti, per esempio, tra sketch, suggerimenti e curiosità, utilizzano TikTok per divulgare pillole su vari argomenti dalla storia alla matematica.

C’è chi insegna l’inglese con semplici dritte, e chi sfida gli utenti attraverso quiz di cultura generale, di diverso livello.

Le mele marce però non mancano mai. Accanto a coloro che ne fanno un utilizzo sensato, c’è chi invece preferisce seguire “l’onda virale” di balletti e ilarità.

Ecco cosa ne pensano gli utenti di InfoCilento

Per il 72% dei nostri lettori, il divieto di utilizzo è più che giusto…attenti però a ledere la libertà di manifestazione del proprio pensiero come meglio si crede.

Prima di procedere con il divieto assoluto però, c’è da capire bene quale possa essere l’effettiva possibilità di rischio legata alla sicurezza nazionale.

Un video tik tok, dal carattere scientifico, storico o culturale è paragonabile ad un video di balli e scherzi in ufficio sul posto di lavoro?

La risposta ovvia è più logica, ci verrebbe da dire che vien da se…Anche perché, se proprio vogliamo dirla tutta, come mai questo pensiero non si è fatto avanti quando, durante la campagna elettorale in Italia, nelle elezioni dello scorso 25 settembre, il social è stato utilizzato dagli stessi ministri, in maniera spropositata per accaparrare consensi?

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