Per l’assessore provinciale in lingua tedesca dell’Alto Adige Philipp Achammer, a scuola i voti sotto il 4 vanno aboliti: «Non hanno alcun valore educativo e pedagogico», spiega.
La proposta
Proposta, questa, che fa certamente discutere e che ha genera un grande dibattito, tra chi è a favore e chi no.
Da sempre il sistema scolastico italiano si interroga su quale possa essere il miglior metro di giudizio per valutare la preparazione dei nostri ragazzi, cercando di non privilegiare la “corsa” al voto alto ma fi favorire la formazione personale.
Le dichiarazioni
A quanto dichiarato da Achammer, ha poi risposto il ministro all’Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara, il quale afferma: “I voti servono solo come indicatori temporanei durante l’anno e possono essere declinati nella misura più utile allo studente e al docente.
Una scuola positiva e amica considera il voto come semplice indicatore del livello raggiunto in quel momento”.
Importante per il ministro sono “i giudizi contenuti nel portfolio che devono servire al ragazzo e alla famiglia per cogliere criticità, opportunità, potenzialità, raggiungimento di risultati, abilità”.
Il sondaggio: i dati
Ma cosa pensano i nostri utenti? Per il 62% è meglio abolirli: “Ammazzano la motivazione”, ci scrivono.
Anche per i pedagogisti questa sembra una buona idea. “Un buon inizio rispetto alla necessità di rivedere completamente il sistema di valutazione”, dice Novara.
Tuttavia a livello istituzionale, restano molti dubbi sulla via altoatesina. Ad esempio, la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti dice “ Ricordo tanti 2, ma nessuno faceva drammi”.