Chiuse le indagini sul cosiddetto «sistema Salerno» ovvero relative al rapporto tra l’Ente e il sistema di cooperative. Sono venti le persone che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, nove in meno rispetto all’avvio delle indagini. Stralciata anche la posizione del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Manca all’appello anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca, coinvolto però “nell’inchiesta madre” avviata dalla Procura.
Sistema delle cooperative a Salerno. Gli avvisi
Il provvedimento è stato notificato al dirigente comunale in pensione Luca Caselli, ai presidenti e rappresentanti delle coop: Fiorenzo Zoccola detto Vittorio (già a processo insieme all’ex assessore e consigliere regionale Nino Savastano).
Davide Francese, Dario Renato Citro, Vincenzo Landi, Davide Minelli, Maria Grazia Mosca, Patrizio Stompanato, Lucia Giorgio, Mauro Meo, Daniele Gargiulo, Pasquale Soglia, Giuseppe Romeo, Rosaria Sbozza, Luciano Nautili, Giuseppe Trezza, Honeulet Zoccola, Giovanna Catanzaro, Pio, Emanuele Zoccola, Gianluca Izzo.
A Fiorenzo Vittorio Zoccola, Minelli, Giorgio, Pio Zoccola, Francese, Citro, Landi, Mosca Stompanato ed Izzo è stato contestato anche il vincolo associativo. Agli stessi, in concorso con altri, anche la turbata libertà degli incanti.
L’indagine
Gli indagati dovranno difendersi e dimostrare l’estraneità alle contestazioni della Procura relative, all‘affidamento di servizi alle cooperative che sarebbe avvenuto con «mezzi fraudolenti», poiché gli indagati «concordavano le offerte di gara». Per ora siamo nel campo delle ipotesi.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari, a firma del sostituti procuratori Elena Cosentino e Guglielmo Valenti, e controfirmato dal procuratore capo Giuseppe Borrelli.