La Campania è la regione italiana in cui si fuma di più, dicono gli ultimi dati aggiornati del sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore della Sanità, e anche quella in cui sono più rari i tentativi di smettere di fumare. Ecco una panoramica più dettagliata sulle abitudini dei fumatori campani, il confronto con il resto dei fumatori italiani e qualche consiglio tattico per chi sta provando a diminuire il numero di sigarette fumate ogni giorno.
In Campania fuma più di una persona su tre e poche provano a smettere
In Campania fumerebbe, secondo i dati riferiti al 2023, il 34% della popolazione: percentuale che la rende, come si accennava in apertura, la regione italiana in cui si fuma di più. Segue immediatamente l’Emilia Romagna con il 31% della popolazione fumatrice e, più a distanza, il Trentino dove fuma il 24% della popolazione.
La media nazionale è di poco meno tre italiani su dieci che fumano abitualmente (il 29% della popolazione): si tratta in prevalenza di uomini e il numero totale di sigarette fumate ogni giorno è pari a un pacchetto. Restando sui dati nazionali c’è oggi almeno un italiano su due che non ha mai iniziato a fumare e circa un italiano su quattro che, invece, è riuscito a smettere.
La Campania risulta dagli stessi dati ISS anche la regione in cui si prova di meno a smettere di fumare: lo fa appena il 13% dei fumatori abituali con percentuali di insuccesso che si aggirano intorno all’80%, simili a quelle del resto d’Italia. Appena meglio dei campani fanno emiliani e trentini che provano almeno a smettere di fumare rispettivamente nel 22% e nel 24% dei casi.
Non è tanto la mancanza di politiche e iniziative antifumo a rilevare in questo senso. Conta che è molto difficile smettere di fumare soprattutto se si è iniziato da piccoli e se si è fatto un consumo massiccio di sigarette tradizionali.
I prodotti alternativi alle sigarette possono aiutare a smettere di fumare
Oggi, non a caso, c’è più apertura rispetto a un tempo anche da parte degli addetti ai lavori verso prodotti alternativi alle sigarette tradizionali come sigarette elettroniche, tabacco riscaldato, nicotina in bustine che possono aiutare a smettere di fumare e ridurre i rischi del fumo. Nel tempo sono stati condotti, infatti, numerosi studi sui prodotti da fumo alternativi focalizzati su aspetti diversi. Uno pubblicato sulla rivista Nature Medicine suggeriva la possibilità di smettere di fumare aumentata del 10-15% in chi faceva utilizzo di sigarette elettroniche e che anche altri prodotti a base di nicotina erano associati a maggiori probabilità di smettere di fumare. Tradotto vuol dire che chi acquista sacchetti di nicotina da una fonte affidabile e ne fa utilizzo, soprattutto tra gli adulti, oggi lo fa nella maggior parte dei casi in alternativa al fumo di sigarette e non in combinazione. Molto spesso svapare, usare heat no burn o nicotina in formati come le bustine è soprattutto un passaggio temporaneo che poi porta a smettere totalmente di fumare. Di fronte a percentuali così alte di consumo di sigarette e di fallimento dei tentativi di abbandonarle dai prodotti alternativi per il fumo e dai prodotti a base di nicotina possono provenire, così, alternative interessanti.