Un’inchiesta condotta dal pubblico ministero del Tribunale di Avellino ha portato alla conclusione delle indagini preliminari su una presunta rete dedita al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione. Le attività investigative, protrattesi tra il 2017 e il 2021, hanno riguardato un gruppo di persone accusate di aver costituito un’associazione a delinquere operante tra Avellino, Salerno e altri comuni.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso, di aver organizzato il reclutamento, l’alloggio e la gestione economica di donne e transessuali italiani e stranieri destinati alla prostituzione.
Le indagini e le località coinvolte
Le indagini della polizia giudiziaria si sono avvalse di prove documentali e testimonianze per ricostruire l’operatività del presunto sodalizio criminale. Secondo quanto emerso, l’attività di sfruttamento si sarebbe svolta tra settembre 2017 e giugno 2021 in diverse abitazioni situate a Salerno, Capaccio Paestum, Mercato San Severino e Solofra. Una delle abitazioni utilizzate per l’attività di prostituzione, situata a Salerno, risulterebbe di proprietà di uno degli indagati.
Violazione delle misure di prevenzione
Nel corso delle indagini è emerso che almeno uno degli indagati avrebbe agito in violazione di misure di prevenzione già in vigore. Tale soggetto, al momento dei fatti contestati, era sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.