Amministrazione pubblica, Terzo Settore e Privato da oggi uniti per un progetto di comunità: Antonio Opramolla (Sindaco del Comune di Serre), Raffaella Giovine (Presidente della Nuovo Futuro Società Cooperativa), e Giuseppe Lombardini (General Manager di CISA srl) hanno firmato questa mattina presso la Casa comunale il Protocollo d’Intesa che ha l’obiettivo di realizzare un luogo di accoglienza,formazione e ricerca scientifica, confronto e divulgazione dedicato al mondo dello spettro autistico nel comune di Serre (SA), più precisamente a Persano.
Un villaggio multifunzionale, anche in forma residenziale, che sorgerà su una superficie di 60 ettari nell’area del Comune di Serre che consenta ai giovani fruitori di sfruttare al meglio le proprie potenzialità esprimendosi nei diversi ambiti della vita fra attività lavorativa, ricreativa e sportiva, imparando a relazionarsi e socializzare.
Il progetto
Un progetto tanto innovativo quanto necessario, pensato per dare una risposta ai bisogni delle persone affette dallo spettro dell’autismo, una fascia di popolazione fragile e sempre più a rischio di esclusione, che dia loro la possibilità di vivere una vita in autonomia e indipendenza anche qualora le famiglie non possano più occuparsi di loro.
Saranno inoltre previste occasioni di incontro e scambio con l’esterno per favorire una vera e propria inclusione, e non mancherà il coinvolgimento del settore scientifico e accademico. Un progetto complesso che richiede quindi una co-progettazione sinergica e multisettoriale.
Il team, guidato dalla Coordinatrice Maria Volpe (CISA srl) sotto l’egida dell’Amministrazione Comunale di Serre, vede infatti coinvolti la Nuova Futuro Società Cooperativa Sociale come realtà del Terzo Settore dedita all’assistenza sociale e socio- sanitaria in particolare delle persone con disabilità intellettiva e relazionale, CISA srl in quanto Advisor tecnologico e finanziario e il Consorzio S.I.S.S.I. come parte specializzata sul tema degli autismi.
Le finalità
L’Amministrazione comunale, con la firma del protocollo, avverte l’importanza del proprio ruolo, quale garante del territorio e dei soggetti protagonisti destinatari di un progetto tanto ambizioso, ma, allo stesso tempo, quale promotore, insieme ai cofirmatari, di un vero e proprio patto di inclusione sociale, processo attraverso il quale si garantiscono pari opportunità a tutti, senza distinzioni.
L’obiettivo è costruire interventi su misura insieme alle famiglie stesse per creare strumenti e metodologie che diano il pieno sviluppo del processo formativo a partire dalla singolarità e complessità di ogni persona.