La stagione della Gelbison, fino a questo momento, ha vissuto un periodo di grande delusione fino alla rinascita per chiudere l’anno a soli due punti dalla vetta. Ripensando all’inizio di stagione turbolento nel quale Galderisi aveva preso il posto di Giampà, qualcuno probabilmente un mea culpa se lo starà facendo, ma errare è umano perseverare è diabolico.
La stagione calcistica
Questa volta non si è voluto perseverare, si è deciso di ritornare sui propri passi richiamando il tecnico calabrese che dal canto suo ha dimostrato di essere un allenatore valido che ha le idee chiare ed in poco tempo ha trasformato la Gelbison da squadra formata da singoli che facevano fatica ad imporsi sia in casa che in trasferta, ad una corazzata che in qualsiasi campo lascia poco o nulla alle avversarie.
La guida Galderisi
L’inizio di stagione non era stato nemmeno troppo negativo a dir la verità, con i Cilentani che avevano ottenuto risultati importanti con Savoia e Sarnese, poi il baratro, la sconfitta con il Cynthialbalonga che ha fatto crollare alcune delle certezze di Galderisi e poi la definitiva sconfitta di Sassari che è costata la panchina al tecnico campano.
La cura Giampà
Dopo Sassari erano stati i nomi circolari per la panchina della Gelbison, alla fine il patron Puglisi, saggiamente, ha deciso di fare un passo indietro e richiamare colui che aveva iniziato questa stagione ed allestito una rosa cucita propria su misura per il suo calcio, ovvero Domenico Giampà. L’impatto del tecnico calabrese è stato subito importante nonostante la sconfitta con il Guidonia, la squadra aveva già mostrato un’unità di intenti ed una voglia di lottare fino all’ultimo minuto che prima non si erano viste.
Dopo il ko con il Guidonia, la Gelbison non si è fermata più conquistando venti punti in otto partite, raddoppiando quanto fatto nel corso precedente con lo stesso numero di gare. Un percorso netto passato dalla vittoria ad Anzio fino alla conquista dei tre punti alla prima al “Valentino Giordano” di Castelnuovo Cilento contro l’Olbia, un tragitto fatto di tanto girovagare su tanti impianti sportivi differenti, partendo dal “Guariglia” passando per il “Vaudano” fino ad arrivare al “Valentino Giordano”, proprio quest’ultimo sarà la nuova casa della Gelbison da qui alla fine della stagione, anche in questo il presidente Puglisi ha voluto guardare avanti, assicurandosi una struttura che potesse garantire ai propri tifosi di sentirsi più a “casa” e sostenere i calciatori ad un traguardo comune, quello della promozione in Serie C.
I calciatori determinanti
Dall’inizio della stagione ad oggi si sono assecondati tanti calciatori nell’undici titolare prima di Galderisi e poi di Giampà, ma le certezze sono rimaste sempre le stesse. Dal capitano Croce, bomber senza tempo che nonostante alcune difficoltà iniziali ha già messo a segno sei reti determinanti, proseguendo con Prado attaccante a tutto tondo, capace di realizzare e fare reparto da solo, un impatto devastante del calciatore brasiliano nella stagione della Gelbison, Coscia un under che di under ha davvero poco, dribbling corsa e qualità, tutte caratteristiche messe a disposizione della causa rossoblue, già diventato idolo dei tifosi, nonostante la giovane età, ma capace di essere decisivo in ogni partita.
Nel reparto arretrato Gallo e Viscomi sono due tasselli inamovibili di una difesa che ha rafforzato sempre di più la sua solidità. A centrocampo Manzo e Salzano sono una coppia che garantisce qualità e quantità al gioco dei Cilentani.
Il futuro
Con la chiusura del 2024 in crescendo, l’obiettivo per la Gelbison rimane quello di inizio stagione, vincere il campionato. La squadra di mister Giampà ha tutte le carte in regola per farlo, magari con qualche altro tassello a rinfoltire una rosa che già è completa si può lanciare un ulteriore messaggio al campionato: La Gelbison c’è è vuole vincere.