Sequestrata area di rimessaggio nautico abusivo a Castellabate

La Guardia Costiera ha sequestrato un'area di 1600 mq adibita a rimessaggio nautico senza autorizzazioni. Il titolare è stato deferito all'autorità giudiziaria per reati edilizi, paesaggistici e ambientali

Di Ernesto Rocco
Castellabate, sequestrata area di rimessaggio

Nel mese di dicembre 2023, il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Santa Maria di Castellabate ha avviato un’attività di controllo finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale nel comune di Castellabate.

L’ispezione congiunta

In data 19 marzo 2024, il personale della Guardia Costiera di Santa Maria di Castellabate e Agropoli, insieme al personale della Polizia Locale e ARPA Campania, ha effettuato un’ispezione presso un’attività di rimessaggio nautico da diporto nel comune di Castellabate.

I gravi illeciti accertati

L’ispezione ha portato alla luce gravi illeciti:

  • Totale assenza di titoli autorizzativi per l’attività di rimessaggio nautico;
  • Presenza di numerose unità da diporto, alcune in evidente stato di abbandono;
  • Dispersione di reflui prodotti dalle acque di lavaggio delle imbarcazioni e delle acque meteoriche di dilavamento su suolo, configurandosi come rifiuti liquidi;
  • Diffuse tracce di oli/carburanti provenienti dai natanti;
  • Rinvenimento di numerosi rifiuti speciali e non, pericolosi e non pericolosi.

Sequestro penale dell’area e deferimento del titolare

Al fine di assicurare le fonti di prova del reato e impedire la prosecuzione dell’attività illecita, l’area di 1600 mq con i relativi locali è stata sottoposta a sequestro penale. Il titolare del rimessaggio nautico è stato deferito all’autorità giudiziaria per reati edilizi, paesaggistici ed ambientali ai sensi dell’art. 256 del D.lvo 152/2006 (gestione illecita di rifiuti).

L’impegno della Guardia Costiera per la tutela dell’ambiente

L’operazione si inserisce nell’ambito dell’attività di monitoraggio, vigilanza e tutela dell’ambiente che la Guardia Costiera svolge costantemente, in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine e gli Enti preposti, per contrastare i reati che danneggiano il patrimonio ambientale e costiero.

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