Il 12 settembre prossimo la riapertura delle scuole in Campania, con meno classi e più reggenze. Il nuovo anno scolastico si preannuncia particolarmente complesso nel salernitano, alle prese con un preoccupante crollo demografico. Ben 14 istituti scolastici della provincia si troveranno ad affrontare l’anno con un preside reggente, ovvero un dirigente incaricato temporaneamente di più scuole.
Questa situazione, già critica di per sé, è aggravata dalla complessità del ruolo del reggente, chiamato a gestire più comunità scolastiche, doppi collegi docenti e consigli di istituto. Nonostante il numero di reggenze sia diminuito rispetto all’anno precedente (da 30 a 14), la carenza di presidi titolari rimane un problema serio, soprattutto nelle zone più interne della provincia, come il Cilento.
Le cause del problema
Alla base di questa emergenza vi è il progressivo calo demografico, che ha portato alla mancata formazioni di più classi e all’accorpamento di istituti scolastici. A ciò si aggiunge la difficoltà nel reclutare nuovi dirigenti scolastici, spesso scoraggiati dalla complessità del ruolo e dalle scarse prospettive di carriera.
Le scuole coinvolte
Tra le scuole che avranno un reggente troviamo il comprensivo di Teggiano, l’Omnicomprensivo di Teggiano, il comprensivo Da Vinci di Omignano, il comprensivo Parmenide di Ascea, il comprensivo Romano di Eboli, il comprensivo Sasso di Amalfi, il comprensivo di Castel S. Lorenzo, il comprensivo Gonzaga di Eboli, il comprensivo Gaza di San Giovanni a Piro, il comprensivo Aldo Moro di Vallo della Lucania, il comprensivo Vallo Lucania – Novi Velia, il comprensivo di Campagna capoluogo, il comprensivo San Domenico Savio di Sicignano degli Alburni e infine il comprensivo Camera Viscigliete di Sala Consilina.
Le domande di reggenza dovevano essere presentate dai presidi candidati entro il 19 agosto. Quindi per fine mese si conosceranno i nominativi dei presidi-reggenti delle 14 scuole acefale del salernitano.