Dal prossimo anno le scuole di Ogliastro Cilento, così come Prignano Cilento e Cicerale, potrebbero essere accorpate all’Istituto Comprensivo di Omignano – Gioi. Una scelta già sollecitata nei mesi scorsi ma giunta in ritardo agli uffici regionali. A nulla è valso anche un ricorso al Tar dei comuni interessati. Dall’anno scolastico 2024-2025, però, la proposta degli amministratori locali dovrebbe essere accolta. Eppure sul caso non mancano polemiche.
Le perplessità sulla proposta
La scuola di Ogliastro Cilento al momento è stata accorpata al Vico – De Vivo di Agropoli, andando a formare un istituto Omnicomprensivo. Alcuni genitori hanno manifestato perplessità sulla proposta del sindaco Michele Apolito di legare la propria scuola ad Omignano considerato che risulterebbe più distante anche raggiungere gli uffici di segreteria.
Nei giorni scorsi si è quindi tenuto un confronto tra alcuni dirigenti e la dirigente dell’Omnicomprensivo, Teresa Pane. L’esito del confronto non ha mancato di destare malumori tra gli amministratori ogliastresi.
«La Dottoressa Pane, arrogandosi un ruolo improprio, ha manifestato il suo dissenso alla libera scelta dell’Amministrazione Comunale da me guidata di richiedere formalmente che le scuole di ogni ordine e grado nel territorio (comunale e non) fossero accorpate per storia e tradizione all’Istituto Comprensivo di Omignano-Gioi», accusa il sindaco Michele Apolito.
«Nel corrente anno scolastico – aggiunge – le scuole di ogni ordine e grado di Ogliastro, Prignano e Cicerale, sono state accorpate con L’Istituto “Vico de Vivo” che è passato da Istituto Tecnico ad Istituto Omnicomprensivo facendo. Tutto questo ha rappresentato per la Scuola superiore di Agropoli un vantaggio sotto tutti i punti di vista, cosa che non è verificata per i Comuni di Ogliastro, Prignano e Cicerale e quelli del così detto Cilento Antico».
L’obiettivo dei comuni del Cilento interno è infatti quello di “salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei Comuni montani, che lottano ogni giorno contro lo spopolamento e la povertà educativa, ma anche per amalgamare il territorio lavorando ad un progetto innovativo coinvolgendo Comuni che convergono nella stessa area per storia e tradizione”.
La Regione ha fatto una scelta diversa, ma potrebbe cambiare marcia in vista del prossimo anno scolastico. Gli enti montani, infatti, hanno nuovamente avanzato la richiesta di accorpare gli istituti dei rispettivi comuni.
Ma ad Ogliastro Cilento non tutti sono d’accordo, soprattutto dopo l’incontro tenutosi il 12 novembre scorso ad opera della dirigente Tersa Pane. “La riunione proposta dal Dirigente si è svolta in un particolare disordine e non ha sortito conclusione diverse su una decisione già presa nel passato anno scolastico e con altri amministratori, condivisa per i prossimi anni per il bene dei nostri ragazzi e nel rispetto del punto 4 delle linee guida sul dimensionamento scolastico regionale”, accusa Apolito, che aggiunge: “non spetta ai Dirigenti scolastici le funzioni di intervento in materia di programmazione, redazione e organizzazione dei piani della rete di istituzioni scolastiche ma alla Regione Campania su parere delle amministrazioni Comunali“.