Il Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato dai militari del Comando Provinciale di Salerno e della compagnia di Agropoli, hanno arrestato due persone residenti nella provincia di Salerno. Le operazioni, precedute da una prolungata serie di servizi di osservazione e di pedinamento, hanno consentito di individuare un locale adibito a laboratorio clandestino per la produzione, miscelazione e confezionamento di potenti sostanze dopanti.
I sequestri
All’interno del fabbricato, sono stati rinvenuti 400 chilogrammi di principi attivi di sostanze anabolizzanti, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti. Inoltre, sono stati trovati 20 chilogrammi di efedrina, un precursore della sostanza stupefacente sintetica metamfetamina, e 4 chilogrammi di sibutramina, una sostanza dopante vietata dal commercio europeo per la sua tossicità. La sibutramina aveva causato reazioni avverse diffuse nei consumatori. Sono stati scoperti anche 61 confezioni di nandrolone, 26 flaconi di GHB (conosciuta come “droga dello stupro”) e 300 chilogrammi di eccipienti e coloranti utilizzati nella produzione delle sostanze.
L’intervento dei RIS
A causa dell’ingente quantità di sostanze rinvenute e della complessità tecnologica del laboratorio, è stato necessario l’intervento di personale specializzato del RIS di Roma per la campionatura delle sostanze e la messa in sicurezza dei luoghi sottoposti a sequestro.
Questo risultato rappresenta un’ulteriore prosecuzione delle operazioni già svolte nel novembre scorso su tutto il territorio nazionale e nella Repubblica di San Marino. In quella occasione, l’azione sinergica tra i Carabinieri del Reparto Operativo del NAS e il personale della Gendarmeria Sammarinese aveva portato alla scoperta di un magazzino illegale utilizzato per lo stoccaggio e la vendita, in Italia e all’estero, di sostanze farmacologicamente attive con effetti dopanti e stupefacenti.