Era una partita a rischio, motivo per il quale erano stati predisposti dei servizi specifici e implementata la presenza di forze dell’ordine e di stewart. Lo ha ribadito il questore di Salerno Giancarlo Conticchio nel corso della conferenza stampa in merito agli arresti dei quattro tifosi salernitani ritenuti responsabili degli scontri con le forze dell’ordine avvenuti domenica scorsa, fuori lo stadio Arechi, prima della partita dei granata contro la Fiorentina. Secondo gli investigatori, i fatti sarebbero scaturiti da vecchie ruggini del passato tra le due tifoserie e dai disordini avvenuti nel corso della partita di andata a Firenze.
Agli scontri avrebbero partecipato almeno 200 persone la cui posizione è ora la vaglio della magistratura. L’arresto dei quattro facinorosi, dai 27 ai 47 anni, è stato effettuato in flagranza differita, entro le 48 ore dai fatti, grazie alla visione dei numerosi filmati e ai rilievi fotografici dei tafferugli. Due degli arrestati erano già stati destinatari in passato di Divieto di assistere alle manifestazioni sportive. Il bilancio dei disordini é di 15 agenti feriti, 12 del reparto mobile di Napoli e 3 della Questura di Salerno. Tra questi un dirigente salernitano che si è visto esplodere una bomba carta a pochi passi da lui.
Nel corso della conferenza il capo della procura di Salerno, Giuseppe Borrelli ha espresso un elogio alle forze dell’ordine per il lavoro svolto. Al vaglio anche le prossime due gare casalinghe contro Atalanta e Verona, per le quali il questore potrebbe richiedere il divieto di trasferta vista la rivalità esistente tra le tifoserie.