Scioglimento della Polizia provinciale a Salerno: richiesta di incontro e stato di agitazione

Sindacato lancia l'allarme: "Questo momento è cruciale per il futuro dei dipendenti e dei servizi offerti ai cittadini"

Di Ernesto Rocco

La Polizia provinciale a Salerno è stata soggetta a un scioglimento, suscitando l’agitazione della Csa (Confederazione Sindacale Autonoma). La revoca dell’istituzione del corpo ha lasciato il sindacato sbalordito, evidenziando l’assenza di comunicazioni istituzionali da parte dell’amministrazione provinciale.

Reazioni del sindacato

Il segretario provinciale della Csa, Angelo Rispoli, stigmatizza il silenzio istituzionale e la mancanza di informazioni necessarie per il corretto svolgimento delle relazioni sindacali.

“Con la scomparsa della Polizia provinciale, i labili controlli istituzionali a tutela del territorio, della fauna locale, dei trasporti privati e delle strade provinciali verranno interrotti. Inoltre, vengono persi anche i compiti trasferiti all’Ente in materia di controlli ambientali e di supporto nella pubblica sicurezza”, fa sapere Rispoli.

Richiesta di incontro e stato di agitazione

Di fronte a questa situazione, il sindacato richiede la convocazione di un tavolo negoziale per risolvere il conflitto. Si preannuncia uno stato di agitazione in caso di mancato riscontro da parte del Prefetto, a cui viene rimessa anche la questione.

Angelo Rispoli lancia un appello al presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, affinché intervenga convocando le parti coinvolte e ripristinando le relazioni sindacali. “Questo momento è cruciale per il futuro dei dipendenti e dei servizi offerti ai cittadini”, dice.

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