Scandalo rifiuti: dalla Campania alla Puglia scoperto traffico illecito. Coinvolti due imprenditori cilentani

Otto persone sono finite ai domiciliari, coinvolte anche due persone di Roccadaspide

Di Redazione Infocilento

Un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli ha portato alla luce un grave caso di traffico illecito di rifiuti tra la Campania e la Puglia. L’inchiesta, durata oltre un anno, ha svelato un possibile sistema criminale ben organizzato che coinvolgeva imprenditori campani e pugliesi.

Il caso

Tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania, prevalentemente scarti della raccolta differenziata ma anche residui industriali e del tessile, venivano trasportati illegalmente in Puglia e sversati in discariche abusive. Le indagini hanno documentato come i rifiuti, dopo essere stati trattati in impianti di smaltimento campani, venissero affidati a ditte di trasporto di Cerignola, con tanto di certificazioni false, che li scaricavano di notte in aree isolate.

Le zone più colpite sono state le campagne foggiane, in particolare i comuni di Stornara e Borgo Mezzanone, ma anche San Martino in Pensilis, in Molise. In Puglia, inoltre, è stata sequestrata una cava a Minervino Murge e un’azienda con 35 camion e beni per un valore di 1,2 milioni di euro.

Otto gli imprenditori sottoposti a misure cautelari con l’accusa di traffico illecito di rifiuti e gestione illecita di rifiuti. Tra questi, sei sono del Foggiano, mentre due sono di Roccadaspide. Tutti sono finiti ai domiciliari.

Condividi questo articolo
Exit mobile version