Il 1 aprile 2023 è scaduto il contratto per i medici delle ex Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale trasformate poi in Uca, per i 200 medici che durante l’emergenza Covid hanno prestato la loro attività in tutto il percorso di covid e post covid.
Mobilitazione della FP CGIL Salerno
Dopo l’incontro tra i vertici della FP CGIL Salerno e il Direttore Generale ASL Gennaro Sosto dello scorso 22 marzo, dove sono stati presi impegni precisi sui medici ex UCA (ex USCA) con la predisposizione di due appositi bandi per il loro impiego nei pronto soccorso e sul territorio, continua la mobilitazione della FP CGIL salernitana a tutela dei centinaia di medici UCA/USCA.
Incontro tra il Sigm e il direttore sanitario dell’ASL di Salerno
Proprio a pochi giorni dalla scadenza del contratto il Segretariato italiano giovani medici (Sigm) della sezione di Salerno il dottor Mario Passaro ha incontrato il direttore sanitario dell’asl di Salerno, Primo Sergianni. L’ASL ha intenzione di continuare la collaborazione con tutti i professionisti che finora hanno lavorato durante tutto il periodo emergenziale e dunque il D.S. ha invitato tutti i medici in scadenza di contratto a iscriversi al bando per continuare la collaborazione per attività sul territorio.
Critiche della FP CGIL Salerno
Una vera e propria beffa, per Antonio Capezzuto Segretario Generale della FP CGIL Salerno, nonostante i medici siano stati protagonisti di un’opera indispensabile e preziosa dal punto di vista della sicurezza sanitaria e sociale. I medici ex USCA, che hanno rischiato la loro vita dal primo giorno di emergenza Covid, oggi vivono invece il paradosso di «essere completamente dimenticati dalla politica e da quanti in questi tre anni hanno plaudito al loro immenso lavoro».
Richieste della FP CGIL Salerno
La FP CGIL Salerno chiede alla Direzione strategica e agli uffici preposti di accelerare il processo di reclutamento avviato con i due bandi predisposti a marzo. Chiede al Direttore Generale Sosto di mantenere gli impegni presi, con l’avvio del Corso abilitante per l’emergenza territoriale entro aprile, così da dare delle prime risposte ai medici ex USCA. Bisogna inoltre velocizzare il cronoprogramma per l’apertura delle case di comunità per garantire servizi più puntuali ai cittadini e occupazione stabile per i medici.