La vicenda relativa all’eventuale chiusura del Punto Nascite dell’ospedale “Immacolata” di Sapri è stata al centro di un incontro organizzato ieri dalla FP CGIL presso il presidio ospedaliero del Golfo di Policastro.
Le reazioni della politica
Diverse le reazioni degli esponenti politici presenti all’incontro che hanno sottolineato la necessità di difendere il Punto nascite da un’eventuale chiusura. “È un film già visto del quale dobbiamo riscrivere nuovamente il finale che deve però tenere conto di tutti i cittadini, non dei numeri e delle prospettive aritmetiche – ha dichiarato il consigliere provinciale PSI Pasquale Sorrentino – Bene fanno le forze sindacali a non abbassare l’attenzione, bene fa il sindaco di Sapri a tenere tutti sulla corda e bene fa ogni singolo cittadino a considerare questa la battaglia delle battaglie. Ci sono dei temi come la sanità, la scuola, i trasporti che non devono avere nessun perimetro numerico ma cucite su ogni singolo cittadino. Una posizione; quella del consigliere provinciale Sorrentini, pienamente condivisa anche dal coordinatore PSI Golfo di Policastro Gianfrancesco Caputo.
“Noi contestiamo fortemente il decreto Balduzzi – ha poi aggiunto Caputo – A tal proposito chiediamo alla Regione Campania di farsi carico di queste nostre rimostranze. È necessario dunque che questo decreto venga modificato alla luce dei dati demografici attuali In calo si al livello nazionale che europeo. Inoltre chiediamo la Regione Campania di assumersi la responsabilità di chiedere un’altra deroga, come già successo negli anni precedenti.
I possibili scenari
Respingiamo fermamente l’attacco del governo centrale nei confronti della Regione Campania e di questa struttura che noi difenderemo fino alle barricate”. Una questione sulla quale di espresso ancora una volta anche il Sindaco di Sapri Antonio Gentile. ” Abbiamo consegnato già da parecchi giorni alla regione Campania le osservazioni Ideate come territorio e realizzate con il supporto del comitato tecnico scientifico – ha infine dichiarato Gentile – Tenendo ben presente l’atto aziendale che ha già variato di fatto la nostra struttura, garantendo la possibilità di portare avanti il punto nascite di Sapri accorpato alla struttura di Vallo della Lucania. Abbiamo chiesto e ottenuto che il documento venisse sottoscritto all’unanimità perché è una battaglia che riguarda l’intero territorio”.