La vicenda della paventata chiusura del Punto Nascite dell’ospedale “Immacolata” di Sapri è al centro, ormai da diverso tempo, dell’agenda politica di Sindaci, Comitati di lotta, Associazione e sigle sindacali.
L’incontro
L’ultimo atto, almeno per il momento, della delicata vicenda è stata l’assemblea che si è tenuta ieri presso l’aula magna del nosocomio del Golfo di Policastro. Un’assemblea che ha visto la partecipazione di centinaia di persone preoccupate per le sorti del Punto Nascite che, stando alle ultime dichiarazioni del Governatore della Regione Campania, dovrebbe chiudersi il prossimo 30 giugno. Una data che, come una spada di Damocle, pende sulle testa di migliaia di cittadini del Basso Cilento. Motivo per il quale nella seduta di ieri, presso l’aula Magna dell’Immacolata, è stato decretato lo stato di agitazione permanente da parte di tutti gli attori in causa, oltre all’occupazione simbolica della stessa.
“L’ospedale è vita: giù le mani dal nostro ospedale”
“Il grido a difesa del Punto nascite è univoco – hanno dichiarato nel corso dell’assemblea – Non cederemo mai il passo dinanzi il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, a difesa del nostro territorio e della nostra gente”. Inoltre è stata individuata l’Aula Magna del nosocomio come il luogo dove verranno pianificate tutte le strategie di carattere politico, istituzionale, tecnico e giudiziario, con il supporto anche dell’avvocato Franco Maldonato, per difendere il Punto Nascite. Una seduta, al termine della quale, è stata espressa la volontà dei partecipanti di rivolgersi in primis al Prefetto di Salerno “dove dobbiamo farci sentire”, hanno poi tuonato. “L’ospedale è vita: giù le mani dal nostro ospedale” questo lo slogan che è riecheggiato per tutta la durata dell’incontro.