Santa Rita: no a Vetro e lattine durante i festeggiamenti a Capaccio Paestum

No a bevande in contenitori di vetro per la festa di Santa Rita al Rettifilo di Capaccio Paestum. Sanzioni per i trasgressori

Di Ernesto Rocco

In occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Rita, in programma dal 24 al 26 maggio, il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, ha emanato un’ordinanza che vieta la vendita e la somministrazione di alcolici, superalcolici e altre bevande in contenitori di vetro o lattine, anche per asporto.

Misure per la sicurezza

Il provvedimento, in vigore dalle ore 6 del 24 maggio fino alla mezzanotte del 26 maggio, mira a garantire la sicurezza e il decoro pubblico durante i festeggiamenti che si terranno in località Rettifilo, nel raggio di mille metri dalla Parrocchia di Santa Rita.

Divieto di vendita e somministrazione

L’ordinanza vieta la somministrazione e la vendita per asporto di bevande in bottiglia di vetro e lattine all’interno del perimetro indicato. Le bevande dovranno essere servite in bicchieri di carta o di plastica, nei quali dovranno essere versate direttamente da chi effettua la somministrazione o la vendita. Per la vendita in contenitori di plastica, gli esercenti sono tenuti ad aprire preventivamente i tappi dei contenitori stessi.

Bevande interessate

Il divieto riguarda alcolici e superalcolici, ma anche bevande analcoliche destinate al consumo in aree pubbliche o aperte al pubblico. La misura non si applica alle consumazioni che avvengono all’interno dei locali e delle aree di pubblico esercizio o in quelle pubbliche esterne di pertinenza delle attività, regolarmente autorizzate con occupazione di suolo pubblico.

Esercenti soggetti al divieto

Il divieto si rivolge a:

  • Esercenti di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande
  • Esercenti di esercizi di vicinato, di media e grande struttura di vendita
  • Esercenti di vendita al dettaglio su area pubblica
  • Laboratori artigianali alimentari con annessa attività di vendita di bevande
  • Operatori professionali e non professionali che esercitano attività di vendita e somministrazione su aree pubbliche

Sanzioni

L’inosservanza dell’ordinanza comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro, con pagamento in misura ridotta fissata in 50 euro, salvo spese di notifica e altri oneri di legge e di procedimento.

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