Il regolamento del consiglio comunale di Santa Marina lede i diritti dei consiglieri comunali. Il Tar di Salerno, con sentenza pubblicata il 27.12.2023, ha accolto il ricorso che i consiglieri di opposizione di Santa Marina avevano presentato contro il Comune, dopo che il 16 giugno 2022 l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Fortunato aveva approvato un nuovo regolamento del consiglio comunale, e ha annullato sei articoli del documento al centro dell’azione giudiziaria. I consiglieri da subito avevano contestato l’eccessivo potere discrezionale conferito dal regolamento al sindaco/ presidente del consiglio e l’annullamento del ruolo della minoranza , impossibilitata ad assumere qualsiasi azione in consiglio a causa dell’innalzamento del numero minimo per la presentazione di mozioni, l’istituzione di commissioni speciali e temporanee, per la modifica dell’ordine di trattazione degli argomenti all’ordine del giorno e diverse altre prerogative.
La decisione del Tar
Ora il Tar ha accolto le censure mosse dai consiglieri, rappresentati in giudizio dall’avvocato Pasquale D’Angiolillo, a diversi articoli del regolamento con una sentenza che entrando per la prima volta così nello specifico delle prerogative proprie dei consiglieri comunali, fa giurisprudenza. Il TAR ha evidenziato che effettivamente al sindaco/ presidente del consiglio veniva concesso troppo margine di discrezionalità, avendo addirittura anche la possibilità di intervenire oltre il regolamento stesso, nei casi in cui dovessero verificarsi situazioni non previste.
Il Tribunale, accogliendo le tesi della minoranza di Santa Marina, afferma
“la potestà di decidere sulle eventuali lacune o questioni interpretative della disciplina regolamentare non può essere sottratta all’organo” consiliare.
Il TAR impone anche al Comune il rispetto dei termini per il deposito della documentazione da rendere consultabile ai consiglieri, vista la prassi dell’ente di convocare venerdì il consiglio comunale previsto per il lunedì successivo, e definisce i numeri necessari sia per l’istituzione delle commissioni speciali (un quinto dei consiglieri e non un terzo!), sia per altre azioni in consiglio comunale e per le mozioni, queste ultime facoltà anche di un singolo consigliere, e non, come predisposto dal nuovo regolamento comunale, di un numero minimo di 4 consiglieri.