San Rufo, piccolo borgo del Vallo di Diano, ha vissuto una serata da ricordare, con una tavolata straordinariamente affollata che ha unito le famiglie del paese e non solo. L’iniziativa “Aggiungi un posto a tavola” ha accolto quasi mille partecipanti, trasformando il borgo in un unico grande ristorante all’aperto, per sostenere una nobile causa: la raccolta fondi per l’associazione Ascoltami.
L’iniziativa
L’evento è stato reso possibile grazie all’impegno del parroco Don Nicola Coiro, dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Marmo e di un gruppo di volontari instancabili. Sabato sera, una strada del paese è diventata il palcoscenico di una cena solidale, dove sono state servite deliziose pietanze tipiche, accompagnate da un clima di festosa convivialità. Ma non si è parlato solo di cibo; il focus della serata si è spostato su temi di grande significato, come l’inclusione e l’abbattimento delle barriere architettoniche e dei pregiudizi.
Una serata all’insegna della solidarietà
L’evento ha avuto un valore particolare poiché è stato dedicato a Caterina, una bimba speciale che ha conquistato i cuori di tutti, rafforzando il messaggio di amore e solidarietà che ha permeato la serata. L’intero incasso è stato devoluto all’associazione “Ascoltami”, guidata da Giulia Iannuzzi, che da quasi un decennio si dedica ad assistere le famiglie con bambini e bambine che affrontano difficoltà. Le parole di gratitudine espresse dall’associazione riassumono perfettamente lo spirito di questa iniziativa: “Grazie, per aver curato ogni minimo particolare, grazie per aver preparato una cena buonissima.
Grazie a tutto il Comune di San Rufo, al sindaco e a Don Nicola. Grazie a tutti i volontari, che con un grande sorriso e tanta gentilezza hanno preparato e servito tutte le persone. Grazie ai bambini della scuola elementare e alle maestre per aver preparato dei disegni bellissimi. Ma soprattutto grazie, per aver voluto con tutto il cuore questa serata. Siete delle persone speciali”. L’iniziativa “Aggiungi un posto a tavola” non è solo un evento, ma un messaggio chiaro: l’inclusione è possibile e ogni piccolo gesto conta.