Una storia di emigrazione, riscatto, integrazione e successo, che affonda le radici nella terra d’origine della propria famiglia. È quella di Guillermo Stabile, il primo capocannoniere dei Campionati Mondiali di calcio, nato in Argentina da una famiglia emigrata da San Pietro al Tanagro. Tra i momenti salienti della sua carriera, Stabile vestì la maglia del Napoli nel 1934, esattamente mezzo secolo prima del leggendario Diego Armando Maradona.
Il viaggio del nipote
A rievocare la memoria del nonno, Guillermo Luis Barreira, nipote di Stabile, ha intrapreso un viaggio europeo sulle tracce delle sue radici. Il 17 marzo 2025, il suo cammino lo ha portato a Napoli, dove è stato accolto dal sindaco Gaetano Manfredi, dalla vicesindaca Laura Lieto, e dall’assessora allo Sport Emanuela Ferrante, che gli hanno consegnato la medaglia della città.
Accompagnato dalla moglie María Ines Caviglia, dal presidente del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, Paolo Masini, e dalla coordinatrice del progetto, Arianna Censori, Barreira ha ripercorso la storia del nonno con un importante riconoscimento istituzionale.
La visita a San Pietro al Tanagro
Il giorno successivo, il 18 marzo, la delegazione ha visitato San Pietro al Tanagro, dove è stata accolta dal vice sindaco Giuseppe Vollaro, dall’assessore Elena Fiordispina e dal Vice Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Antonio Pagliarulo.
In occasione di questa visita, è stato svelato un murales dedicato a Guillermo Stabile, realizzato dall’artista Emanuele Sabatino, nell’ambito del progetto “Turismo delle Radici”, promosso da Italea e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.