“Il Cilento da ritrovare, cultura, valori, saperi e modelli di una comunità” è in mostra presso il Museo Eleùsa di San Mauro Cilento. Le opere allestite sono quelle di Lina Pinto. Poetessa e scrittrice, docente in pensione, Lina Pinto è certamente indiscussa maestra di un’arte antica, quella presepiale. Ogni anno, le sue opere percorrono centinaia di chilometri, richieste in ogni dove, così come una delle sue “Natività” esposta , qualche tempo fa,nella Sala Pio X del Vaticano
Il Cilento di Eleùsa
Le composizioni sceniche, esposte nel Museo Eleùsa di San Mauro, sono un tributo alla quotidianità di un Cilento contadino, fatto di personaggi che rimandano ai ricordi racchiusi in vecchi bauli, ai profumi delle dispense, che ancora alimentano i ricordi d’intere generazioni. L’uso delle terrecotte è magistrale, così la vestizione dei personaggi, fatta con abiti cuciti a mano e dopo una ricerca accurata di tinte e fantasie in voga un tempo. Immancabile la Natività, resa solenne e sacra dal volo degli angeli vestiti di abiti sontuosi, mentre ogni cosa, nel basso della scena, si consuma nella semplicità dell’essenziale: il Bambinello nudo sul pagliericcio, la piante di fico d’india, la vecchia vedova col bambino, la donna con il canestro di biancheria. E’ questo il “presepe” di Lina Pinto, la storia di un passato, una moltitudine di ricordi che nessuno vorrebbe cancellare e che, attraverso la sua arte, può rendere indelebili. Questo è anche il senso di ciò che si decide di esporre nel Museo Eleùsa: un continuo sguardo al passato, alla ricerca del bello, della tradizione e della cultura cilentana, perché sia dote ed ispirazione per le giovani generazioni
Il Museo
Il Museo di Eleùsa, d’interesse regionale, è ospitato nella Chiesa di San Mauro, nell’ala seicentesca, sede della Confraternita Pio Monte dei Morti . E’ uno scrigno di tesori, di manoscritti e reperti antichi e comprende un Archivio e una Biblioteca dedicati alla storia socio–religiosa del Cilento antico.
“Il museo raccoglie anche testimonianze della presenza greco–bizantina nel Cilento, successiva alla caduta di Costantinopoli nel 1453. Piuttosto consistente anche la raccolta archeologica con reperti che risalgono al V–IV sec. a.C., insieme ad alcuni prodotti di artigianato locale dei secoli XVI–XVIII.” Il Museo Eleùsa e la mostra “Cilento da ritrovare” sono visitabili ogni giorno .