Salviamo i riti della Settimana Santa del Cilento Antico: un appello per la candidatura a patrimonio UNESCO

"La candidatura a patrimonio UNESCO rappresenta un impegno per il futuro. Dobbiamo tutelare e valorizzare questi riti"

Di Redazione Infocilento
Venerdì Santo nel Cilento: l'antico rito delle Confraternite ad Agropoli e Sessa Cilento

I riti della Settimana Santa e le antiche tradizioni delle Confraternite del Cilento Antico rischiano di scomparire. Canti monodici e polifonici, processioni solenni, visite ai sepolcri: un patrimonio di fede e cultura che si tramanda da generazioni e che ora, a causa dello spopolamento e dell’invecchiamento della popolazione, è in pericolo.

Un’identità collettiva da preservare

“Ero piccolo e il Venerdì Santo era giorno di grande fermento”, racconta Stefano Pisani, sindaco di Pollica. “Con ansia correvo a recuperare Camice, Mantella e Cappuccio per partecipare al pellegrinaggio dei sepolcri. Queste tradizioni sono parte integrante della nostra identità, tramandata da generazioni”.

Un percorso di candidatura per l’UNESCO

Per evitare che queste preziose tradizioni vadano perdute, il primo cittadino ha annunciato la volontà di avviare un percorso per la loro candidatura a Patrimonio Culturale Immateriale Campano e, in seguito, a Patrimonio UNESCO.

Un impegno per il futuro

La candidatura a patrimonio UNESCO rappresenta un impegno per il futuro. Dobbiamo tutelare e valorizzare questi riti, non solo per il loro valore religioso e culturale, ma anche per il loro impatto turistico e sociale”, fa sapere Pisani.

Sostegno e partecipazione

L’appello è rivolto a tutti: cittadini, enti locali, associazioni culturali. “C’è bisogno del sostegno di tutti per portare avanti questa candidatura”, conclude.

Condividi questo articolo
Exit mobile version