Salerno, valorizzazione del patrimonio artistico: restaurato il monumento funebre di Margherita Durazzo

È stato presentato al Duomo di Salerno, l’intervento di consolidamento al Monumento Funebre di Margherita Di Durazzo.

Di Federica Inverso
Salerno, valorizzazione del patrimonio artistico: restaurato il monumento funebre di Durazzo

È stato presentato al Duomo di Salerno, l’intervento di consolidamento al Monumento Funebre di Margherita Di Durazzo. Un lavoro di restauro importante, eseguito da “Vassallo Centro-Restauro” e finanziato dal Club Inner Wheel Salerno, che ha ridato alla comunità salernitana un’opera dall’alto valore architettonico e storico. Un intervento complesso, come spiegato dall’amministratore del Centro Restauro Vassallo, Antonio Vassallo, che dopo le analisi iniziali è durato 3 mesi, e che è stato selezionato dal Ministero della Cultura per la tecnica utilizzata nel recupero dell’opera e presentato al Salone Internazionale di Restauro tenutosi a Ferrara lo scorso mese di maggio.

“Con l’intervento dell’Inner Wheel ha ribadito il sindaco Vincenzo Napoli è stato recuperata un’opera eccezionale grazie anche alla ditta Vassallo e alla Soprintendenza. Dopo questo recupero, è stato possibile svelare delle cariatidi che costeggiano l’opera facendo venire in superficie una policromia molto suggestiva. L’Inner Wheel gode di un attivismo civico di cittadinanza attiva con azioni importanti e significative per il nostro territorio. Siamo riconoscenti per il loro operato”.

Grande soddisfazione da parte della presidente nazionale dell’Inner Wheel Maria Pietrofeso Andria: Nel tempo come club di Salerno, essendo io anche socia di questo club – ha detto – abbiamo finanziato svariati restauri in città. Proprio qui nel Duomo ci sono altri monumenti restaurati, come l’opera di Sant’Antonio del ‘700, il quadro di Solimene, il panno di San Matteo e due statue d’argento che vengono portate in processione. Crediamo che il nostro impegno debba essere espletato anche per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico-culturale dei nostri territori”.

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