I roghi assediano anche la città di Salerno. Un grave incendio è divampato nella tarda mattinata sul Monte Bonadies, nei pressi del Castello Arechi. Le fiamme, che inizialmente si erano sviluppate tra le sterpaglie lungo via Salvatore De Renzi, alimentate dal vento e dal caldo torrido, si sono espanse in poco tempo, risalendo lungo il monte. Ampia l’area interessata dalle fiamme: in fumo centinaia di ettari di vegetazione. Ore di intenso lavoro per Vigili del fuoco e per i mezzi aerei che svariate volte si sono tuffati nello specchio d’acqua davanti il lungomare cittadino, per una corsa contro il tempo per far rientrare l’emergenza, cercare di contenere le fiamme e proteggere le abitazioni.
Il rogo è adesso domato, ma le operazioni di bonifica proseguono. L’amministrazione comunale ha quindi disposto, già da ieri, la chiusura del Viadotto Gatto, dell’uscita autostradale per Salerno Centro, la strada tra la Galleria San Leo ed i vecchi caselli, nonché via De Rienzi dal Parco Persichetti a salire, e le strade di montagna tra Cava, Salerno e Pellezzano, con inevitabili ripercussioni sulla viabilità cittadina e autostradale. Problemi sull’A2. Dalle 17.30 in poi, i veicoli in direzione Napoli e provenienti da Sud sono stati obbligati a proseguire lungo la A30. Ai veicoli provenienti in direzione opposta e diretti a Salerno, invece, è stato invece consigliato lo svincolo ‘Pontecagnano’ e poi la Tangenziale di Salerno’.
Un altro rogo dopo quello che, già nella tarda serata tra martedi e mercoledì, si era registrato sul colle Bellaria a Sala Abbagnano.
“Due disastri ambientali dolosi hanno colpito le colline simbolo della nostra città: il monte Bellaria e il monte Bonadies – si legge nella nota a firma del Gruppo civico “Salerno in comune” -. Siamo convinti che sia la stessa mente e forse anche la stessa mano che hanno aspettato il vento ideale… non è possibile e accettabile non riuscire ad individuare, tramite le telecamere stradali esistenti, gli autori..neanche questa volta. In tal caso chiediamo le scuse e le dimissioni di chi è preposto al controllo dei luoghi”, la dura accusa del gruppo.