È tramontata definitivamente la trattativa tra Brera Holding e l’entourage di Danilo Iervolino, per la cessione della Salernitana. I dubbi sulla solidità finanziaria del gruppo d’investimento ormai si erano fatti assordanti, come esasperante era divenuta l’attesa di una fumata bianca che non c’è stata e non ci sarà. Adesso il futuro del club è incerto, a meno di sette giorni dal ritiro di Rivisondoli, Sottil non ha un gruppo per lavorare e sta pensando di lasciare anzitempo la causa granata.
Brera Holding e Salernitana, la fine della telenovela
L’incertezza sulla solidità finanziaria di Brera Holding dilagava in città già da qualche giorno. A suscitare preoccupazione e ilarità nel tifo salernitano gli altri club posseduti dagli aspiranti proprietari, tutti situati in paesi non di primissimo piano all’interno del panorama calcistico internazionale, per usare un eufemismo. Ad annunciare la rottura anche una trattativa protratta nel tempo, le “ore decisive” che si sono dilatate fino a scadere nell’immobilismo.
Una situazione delicata e i dubbi di Sottil
Si è già parlato della data del ritiro. Il 7 luglio a Rivisondoli si inizia la preparazione alla stagione. Tuttavia; i presupposti per lo start non ci sono: solo una manciata dei tesserati resterà a Salerno. È inoltre impensabile acquistare ora abbastanza calciatori per organizzare una preparazione seria, visto che il club ha necessità di vendere prima di fare mercato.
Queste riflessioni sono le stesse che probabilmente passano nella mente del tecnico Sottil in queste ore. Il mister piemontese, infatti, vista l’incertezza su ogni fronte sta meditando di rassegnare le dimissioni. Una mossa che avrebbe del clamoroso, ma che di certo troverebbe anche profonde giustificazioni.
Resta da capire se Iervolino avallerà l’addio anticipato. In questo caso il solo riferimento resterebbe Petrachi, che ha intavolato diverse trattative, congelate anch’esse dalla situazione societaria.