È stata inaugurata a Sala Consilina, la “Casa di Zoe”, un nuovo spazio dedicato alle famiglie con figli adolescenti affetti da disturbo dello spettro autistico (DSA). L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto “Legami – Percorsi di condivisione”, promosso dalla cooperativa sociale BamBlù e finanziato dalla Regione Campania.
Ecco cos’è
La Casa di Zoe non è un centro sanitario tradizionale, ma un luogo pensato per riprodurre un ambiente familiare: è dotata di cucina, servizi, sala TV e una sala formazione, cuore operativo delle attività previste. Una scelta simbolica e concreta al tempo stesso, per offrire ai ragazzi e alle loro famiglie un ambiente accogliente, non medicalizzato, dove sentirsi a casa.
Le attività saranno seguite da un team multidisciplinare composto da neuropsichiatri, psicologi e altri professionisti specializzati. L’obiettivo è supportare il percorso di crescita e autonomia dei giovani, offrendo nel contempo sostegno concreto ai genitori, spesso lasciati soli ad affrontare le complessità legate all’adolescenza nei figli con DSA.
Le dichiarazioni
“L’idea è quella di costruire una rete di prossimità e di supporto stabile nel territorio del Vallo di Diano”, ha spiegato Maria Trezza, presidente della cooperativa BamBlù, “in grado di favorire percorsi di autonomia abitativa e lavorativa, ma anche di offrire strumenti pratici alle famiglie per affrontare il presente e guardare con fiducia al futuro.”
All’inaugurazione erano presenti numerose autorità e rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco di Sala Consilina Domenico Cartolano, il presidente del Consorzio Sociale S10 Michele Di Candia, il responsabile del dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Salerno, Salvatore Iannuzzi, la presidente del consorzio SISSI Rosa Mandia, Vincenzo Abate, presidente della cooperativa “La Forza del Silenzio” e Tiziana Valeriani, Presidente del gruppo Asperger Campania.
La Casa di Zoe rappresenta un esempio virtuoso di progettualità sociale integrata e punta a diventare un punto di riferimento stabile per l’intero territorio, ponendo al centro le esigenze delle famiglie e dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico.