Sai già dove trascorrerai la Pasquetta? Ecco qualche idea dal Cilento, Diano e Alburni

Pasquetta, tempo permettendo, è il periodo ideale per trascorrere le giornate a mare ma anche per concedersi qualche ora di relax all’aria aperta, magari per un pic nic.

Di Fiorenza Di Palma

Pasquetta, tempo permettendo, è il periodo ideale per trascorrere le giornate a mare ma anche per concedersi qualche ora di relax all’aria aperta, magari per un pic nic.

Cilento, Vallo di Diano e Alburni sono ricchi di aree incontaminate e di incomparabile bellezza dove poter passare il tempo con famiglia e amici.

Le sorgenti del Sammaro

Le sorgenti del Sammaro sono situate nella parte terminale di una gola, una spaccatura nella roccia calcarea lunga circa 1600 metri, sovrastata da un ponte in cemento alto oltre 150 metri. Qui è possibile godere di un paesaggio suggestivo con acque limpide e cristalline nelle quali non di rado è possibile anche osservare le lontre. Vi sono poi i sentieri che tra faggi e castagneti permettono di addentrarsi in straordinarie aree verdi. Da non perdere anche la suggestione di affacciarsi da uno dei ponti ad arcata unica più alti d’Europa, ultimato alla fine degli anni ’60 per collegare Sacco e Roscigno. Esso offre una magnifica vista panoramica sugli Alburni.

Gole del Calore

Poco lontano, nel comune di Felitto, c’è l’area protetta delle “Gole del Calore”. Incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume, le Gole del Calore costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza. In questi 120 ettari di terreno protetto, dal ponte medievale situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano, regna un silenzio irreale ove emergono sensazioni ormai dimenticate. Presso le Gole del Calore è possibile svolgere tante attività, dal trekking al torrentismo, dalla canoa alle gite in pedalò.

Pietratonda

L’Area Pic Nic “Ischia di Pietratonda” nasce sulle rive del Fiume Calore, nel territorio di Castelcivita, a pochi metri dalle rinomate Grotte di Castelcivita. E’ l’ideale per vivere qualche ora immersi nella natura, tra l’ombra dei pioppi e la freschezza delle acque del Calore.

I Monti del Cilento

Il Monte Stella è un massiccio di 1131 metri tra i comuni di Sessa Cilento e Stella Cilento. Esso domina la Valle dell’Alento e l’intera fascia costiera. Da qui si può godere di un magnifico panorama sul comprensorio. Giunti sulla sommità, in prossimità del Santuario, è possibile trovare piccole aree attrezzate per un pic nic.

Monte Vesole

Il Monte Vesole è il luogo ideale per gli amanti del trekking ma anche per quanti vogliano fare un pic nic in piena serenità con aree attrezzate anche per i più piccoli e una vista magnifica sul Cilento e la Piana del Sele a 1210 metri sul livello del mare

Il Monte Cervati

E’ il massiccio più alto del territorio con i suoi 1899 metri. Tra natura incontaminata, percorsi di trekking ed aree attrezzate è il luogo ideale per un pic nic Monte Gelbison E’ detto anche Monte Sacro. Sulla sua sommità sorge un Santuario meta di pellegrinaggio. E’ definito la terrazza del Cilento ed ha alcune aree attrezzate immerse tra boschi e macchia mediterranea.

Oasi Morigerati

Oasi WWF Morigerati Creata nel 1985 è caratterizzata dalla presenza al suo interno delle grotte in cui è possibile ammirare le risorgenze del fiume Bussento. Sul fondo della gola, l’ambiente è ricco di muschi, felci, salici e ontani. Nel vallone del fiume invece spicca un’estesa leccate. Il fiume ospita una ricca fauna di invertebrati bentonici, inoltre sono presenti il Gambero di fiume e la Trota Fario. Si possono osservare anche numerose specie di anfibi e rettili.

Nelle zone dove l’acqua scorre molto veloce si può osservare il merlo Acquaiolo, mentre in acque più lente il Martin Pescatore. Suggestiva la stazione di muschio, la più importante dell’Italia meridionale. Particolarmente suggestivo il vecchio mulino a molitura a ruota orizzontale, sistema introdotto dai monaci italo-greci, dalla cui apertura fuoriesce un possente getto d’acqua che viene incanalato più a monte, simbolo di epoche in cui l’uomo lavorava in simbiosi con la natura.

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