Roccadaspide: riapre la storica scuola Guglielmo Marconi

La scuola Guglielmo Marconi fu costruita negli anni '30 del 900. Quest'anno tornerà ad ospitare gli studenti

Di Alessandra Pazzanese

Il 13 settembre i bambini della scuola elementare di Roccadaspide ritorneranno a frequentare le lezioni presso la storica scuola Guglielmo Marconi sita in via Gaetano Giuliani. La scuola, chiusa da circa venti anni, sarà riaperta e riconsegnata agli alunni e al personale scolastico dopo gli importanti interventi di ammodernamento e di messa in sicurezza da cui è stata interessata. Si tratta di un edificio d’avanguardia, riqualificato tenendo conto della sua importanza storica e senza essere snaturato dei suoi elementi essenziali.

L’istituto Marconi di Roccadaspide

Edificato negli anni ‘30 del ‘900, ha accolto generazioni e generazioni di studenti inserendosi nella memoria storica degli abitanti di Roccadaspide.

L’edificio sarà riaperto in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico, si tratta di una scuola che si presenta in tutta la sua bellezza e che ospiterà gli alunni della primaria dell’Istituto Comprensivo di Roccadaspide. Riguardo agli interventi che vi sono stati effettuati per permetterne la riapertura, l’amministrazione comunale si è spesa lungamente, superando vincoli, cavilli e pareri per riportare la struttura allo stato originale conferendogli tutte le caratteristiche che la rendono sicura e recuperandola tenendo conto delle sue peculiarità” ha affermato il sindaco di Roccadaspide, Gabriele Iuliano.

La cerimonia di apertura

La cerimonia di inaugurazione della Scuola Elementare Guglielmo Marconi di via Gaetano Giuliani si terrà il 13 settembre, in concomitanza con il suono della campanella che segnerà il rientro dalle vacanze estive, alla presenza dell’amministrazione comunale, della dirigente scolastica Rita Brenca, del provveditore agli studi della Provincia di Salerno, Mimì Minella e di tutta la comunità scolastica.

La chiusura

I lavori per la Scuola Elementare Guglielmo Marconi iniziarono nel 1935. L’edificio fu evacuato nel 2002, in seguito al terremoto che comportò il crollo di una scuola di San Giugliano di Puglia in cui persero la vita 27 bambini e una docente e che diede inizio ad una serie di controlli su tutti gli edifici scolastici della nazione. L’edificio rappresenta ancora oggi una delle poche tipologie di strutture del periodo fascista presenti nel Cilento e da tutelare per la sua importanza storica.

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