Sono giorni difficilissimi per Roccadaspide. Anche oggi la Chiesa di San Giuseppe di Fonte ha accolto, per l’ultimo saluto, una bara bianca, la bara in cui riposa Luca Minella, venticinquenne, vittima dell’incidente stradale avvenuto proprio a Fonte, la sua frazione, che venerdì sera ha strappato alla vita anche Samuel Auricchio, dí ventiquattro anni.
Il rito funebre
La messa è stata officiata da Don Cosimo Cerullo e Don Luigi Quaglia. Tanti rappresentanti delle istituzioni, delle Forze dell’Ordine, del mondo dell’associazionismo e della scuola si sono ritrovati, ancora una volta in poche ore, a dare l’ultimo saluto ad un ragazzo sorridente, amico di tutti, buono e gran lavoratore. Faceva il cameriere Luca ed era pieno di vita. In tanti, ora, ne piangono l’assenza. Per lui palloncini bianchi, cartelloni e un lunghissimo corteo partito dalla sua casa di via Pedaline Fonte e giunto fino in Chiesa.
L’omelia
“Altro grande dolore oggi, pronunciamo parole di conforto per tutti, specie per la sua mamma, il sorriso di Luca era sempre sul suo volto, dobbiamo credere in Dio che può dare forza e coraggio. I giovani sono il futuro e non sappiamo perché il destino ci ha strappato Luca, dobbiamo solo credere che ora è in Paradiso” ha affermato Don Luigi “La sua giovinezza non è finita, rifiorirà in Paradiso, è difficile comprenderlo, lo so” ha ribadito anche Don Cosimo. Ancora una volta in lacrime il sindaco Gabriele Iuliano ha parlato alla comunità: “È impressionante lo stato di devastazione che in questo momento sentiamo nel cuore e nell’anima. Siamo tutti annichiliti e più deboli, dobbiamo trovare le parole per comunicare ai genitori, ai familiari a tutti gli amici, ai nonni, a tutte le persone care di Luca per esprimere loro la solidarietà di tutta la nostra comunità. Vi saremo sempre vicini con la speranza e, forse, la certezza che questa partecipazione cosi forte, convinta e spontanea possa trasformare questo dolore immenso in uno spirito di comunità consentendovi ancora di guardare al futuro. Luca non è più con noi, ma Luca vive e resta, è presente nell’animo di ognuno perché quello che resta immutato ed eterno è quello che Luca è stato. Resta la sua bontà. la sua gentilezza, il rispetto che aveva verso tutti, la sua risata straripante, il candore di un ragazzo educato e allegro, la sua integrità morale”.
Le parole del fratello Raffaele
Applausi e lacrime, al termine della messa Raffaele, fratello maggiore di Luca, ha letto la sua lettera straziante per il suo fratellino: “Mi avevi detto che per me ci saresti sempre stato e so che sarà così” queste le parole, tra le altre, che Raffaele ha pronunciato in lacrime. Prima dell’uscita della bara bianca dalla Chiesa per Luca, un suo amico, ha cantato “Destinazione Paradiso” di Gianluca Grignani dedicandogliela.
Il cordoglio di amici e familiari
Palloncini bianchi, magliette con dedica e la foto di Luca che sorride, come faceva sempre, striscioni che ricordano il senso della parola “amicizia” e dolore, dolore, dolore per dire “Ciao” per l’ultima volta ad un ragazzo che si è fatto tanto amare da tutti. Luca ha lasciato la mamma Maria, il papà Francesco, il fratello Raffaele, la sorella Carmen, la cognata Patrizia, la fidanzata Ilenia, il nipotino Francesco, i nonni Gaetano Scorziello e Filomena D’Angelo e una comunità affranta.