Rischio chiusura punti nascita nel Cilento: “pronti a dichiarare lo stato di agitazione”

La prossima settimana i sindaci del basso Cilento incontreranno il governatore De Luca. Ecco le istanze del comitato

Di Maria Emilia Cobucci


“Siamo arrivati al capolinea, si sta di nuovo facendo il gioco a rimpiattino con il ministero della Salute e di chi è la responsabilità di questa situazione. Denunciamo l’inerzia  politica su un progetto di rilancio post Covid della sanità nel Cilento,  ci apprestiamo insieme ai sindacati a dichiarare lo stato di agitazione dell’intero comprensorio chiamando tutti i cittadini a denunciare questo stato di fatto ed intraprendere le azioni consone affinché venga chiarita la vera natura politica illogica e ostativa per la messa in sicurezza dei nostri ospedali: Sapri, Polla e Vallo della Lucania”.  

Sanità, la nota del Comitato Pro Ospedale di Sapri

Inizia così una nota del comitato per l’ospedale di Sapri che torna sulla situazione della sanità in Campania e in particolare sul rischio chiusura dei punti nascita presenti sul territorio del Cilento e Vallo di Diano. 

I sindaci del Cilento, distretto 71, capitanati dal sindaco di Sapri Antonio Gentile, saranno ricevuti in Regione dal presidente De Luca mercoledì  prossimo. 

La speranza del comitato è “che si chiarisca una volta per tutte che la sicurezza degli ospedali del Cilento non sia compromessa a tal punto che la paventata chiusura dei punti nascita sia l’inizio della chiusura totale degli stessi”. 

Le richieste

L’invito è affinché si apra un tavolo tecnico di discussione sul tema della sanità. 

Restiamo in allerta e metteremo in campo tutte le azioni necessarie affinché si chiariscono le  responsabilità di tutta la politica in questa squallida vicenda”. Così conclude il presidente del Comitato Luciano De Geronimo.

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