Attualità

Ripopolamento della lepre nel Vallo di Diano: immessi nel territorio 88 capi

Si tratta del risultato del lavoro e di una serie di autorizzazioni dell’Ambito Territoriale di Caccia SA2 – Aree Contigue al Parco

Federica Pistone

28 Gennaio 2025

Ben 88 lepri sono state immesse nei territori del Vallo di Diano. Si tratta del risultato del lavoro e di una serie di autorizzazioni dell’Ambito Territoriale di Caccia SA2 – Aree Contigue al Parco.

Il progetto

Il progetto è stato guidato dal Presidente dell’ATC SA2, Armando Liguori, coadiuvato dal vicepresidente, Vincenzo Polito e dal segretario, Giovanni Senatore, i quali, insieme ad altri componenti dell’ente, hanno seguito con attenzione ogni fase dell’iter necessario per ottenere le autorizzazioni dovute e rendere finalmente concreta questa iniziativa. Il ripopolamento delle lepri è stato reso possibile grazie a un progetto sperimentale che ha ricevuto il via libera dopo un lungo percorso burocratico e tecnico. Le operazioni di rilascio, avvenute con la massima attenzione per garantire il benessere degli animali e il rispetto delle normative vigenti, hanno interessato specifiche zone collinari situate lungo la parete alta a sinistra dell’autostrada.

Un passo cruciale per l’arricchimento della biodiversità

L’immissione di questi 88 esemplari rappresenta un passo cruciale per la conservazione della specie e per l’arricchimento della biodiversità nel comprensorio del Vallo di Diano. Un’iniziativa che non solo tutela l’equilibrio dell’ecosistema locale, ma che risponde anche alle esigenze dei cacciatori e degli appassionati di gestione faunistica, dimostrando che è possibile coniugare attività venatoria e sostenibilità ambientale. Fondamentale per il buon esito del progetto è stato il coinvolgimento di numerosi volontari e membri dell’ATC SA2, provenienti in particolare da Padula e Montesano sulla Marcellana, che hanno preso parte attiva alle operazioni di rilascio.

Le dichiarazioni

«Siamo estremamente soddisfatti – dichiarano i vertici dell’ATC SA2 – perché dopo tanti anni di attesa siamo riusciti, attraverso un progetto sperimentale, a ottenere questa autorizzazione ea realizzare un’iniziativa fondamentale per il nostro territorio. Un risultato che ci riempie di orgoglio e che dimostra quanto sia importante la collaborazione tra enti e appassionati per la tutela della fauna». Per garantire il successo a lungo termine dell’iniziativa, le zone di rilascio saranno pattugliate dalle guardie venatorie. Inoltre, l’ ATC SA2 invita tutti i cacciatori a comportarsi in maniera responsabile, monitorando attentamente le aree di rilascio e rispettando le norme per favorire la riproduzione delle lepri. È fondamentale che l’intera comunità di cacciatori collabori, permettendo agli animali di prosperare e contribuendo al mantenimento di un ecosistema equilibrato.

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