I rifiuti nelle aree di servizio lungo il rettilineo di San Marzano, tra Sant’Arsenio e San Pietro al Tanagro, che erano finite sotto sequestro per un’inchiesta a Caserta, sono ancora lì, ben visibili. Nonostante le sollecitazioni e le richieste ufficiali da parte dei due Comuni coinvolti, la situazione non è cambiata.
I sindaci
I sindaci Enrico Zambrotti, di San Pietro al Tanagro, e Donato Pica, di Sant’Arsenio, tramite i propri legali e la polizia locale, hanno richiesto al curatore del tribunale di autorizzare lo smaltimento dei rifiuti. Da oltre un anno, incivili continuano a utilizzare le aree di servizio come discariche a cielo aperto, gettando rifiuti di ogni tipo e creando due discariche indecorose.
La responsabilità ricade su quei cittadini che, senza alcuna giustificazione, hanno scelto di abbandonare i rifiuti in queste aree, ora sotto sequestro. Oltre a danneggiare l’ immagine del territorio questa situazione ha anche un impatto negativo sull’ambiente, con evidente rischio di inquinamento e possibili incendi. Nonostante le continue pressioni da parte dei Comuni, la burocrazia sembra rallentare l’intervento. In queste ore, nuove diffide sono state inviate al curatore per un’azione urgente e risolutiva.