«Riaprire l’Unità Psichiatrica ad Eboli». Appello di sindaco e sindacati

Il sindaco Conte ricorda il caso dell'uomo con problemi psichici che ha accuso il padre: «con psichiatria aperta forse non avremmo avuto questa tragedia»

Di Ernesto Rocco

Una nota ai vertici dell’Asl per chiedere di riaprire l’Unità di Psichiatria sul territorio di Eboli. A chiederlo il sindaco Mario Conte, a sollecitarlo i sindacati. Il primo cittadino rievoca l’episodio delle scorse settimane quando un giovane con disturbi psichici ha ucciso il padre. «Forse se l’unità operativa fosse stata aperta non avremmo dovuto piangere per una simile tragedia», ha detto.

Psichiatria chiusa da mesi: la situazione

Da diversi mesi la struttura residenziale dell’Unità Operativa di Salute Mentale è chiusa, «impedendo di fatto la possibilità di ricoveri residenziali per numerosi pazienti affetti da patologia psichiatrica soprattutto e non solo nella fascia di età 18 – 30 anni, oltretutto in notevole aumento», sottolinea Conte ricordando che i permessi necessari per la riapertura sono stati rilasciati e i locali rimessi a nuovo.

«Non manca dunque null’altro che un atto di volontà che venga incontro alle esigenze del territorio», conclude il primo cittadino.

La posizione dei sindacati

Sulla stessa lunghezza d’onda la UIL FPL che tramite il delegato RSU Antonio Nassa e il Coordinatore Provinciale Vito Sparano invocano un intervento del direttore generale Gennaro Sosto «affinché venga riaperta una struttura storica e strategicamente molto importante per soddisfare il bisogno di assistenza di una vasta fascia di utenti».

Chiesto anche l’invio di medici psichiatrici ed altre figure quali tecnici della riabilitazione psichiatrica, OSS e personale dedicato.

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