La querelle sull’appalto dei rifiuti tra il Comune di Vibonati e la ditta General Enterprise prosegue. Il Tribunale civile di Lagonegro ha accolto l’eccezione dell’avvocato Marcello Feola, difensore dell’Ente municipale, sull’incompetenza del giudice ordinario. Per i giudici lucani la competenza della controversia è del Tribunale delle Imprese di Potenza.
Il contenzioso
Tutto da rifare, dunque, per la General Enterprise, difesa dall’avvocato Angelo Paladino, che era stata estromessa dal servizio di appalto di raccolta dei rifiuti e di tutte le tipologie di ingombranti.
Il contenzioso aperto tra il Comune e l’altra ditta di rifiuti è partito a ottobre quando l’Ufficio tecnico del Comune di Vibonati, guidato dal sindaco Manuel Borrelli, con una determinazione del dirigente Vincenzo De Filippo ha disposto la risoluzione unilaterale del contratto stipulato nel mese di marzo del 2021.
Alla società di Teggiano era stato conferito l’appalto per un corrispettivo di circa 5,5, milioni di euro.
Secondo l’Ente comunale appaltante, nel corso dei mesi di servizio, la ditta avrebbe commesso delle gravi inadempienze contrattuali, tali da avviare il procedimento per la risoluzione del contratto.
Cosa che si è conclusa lo scorso mese di ottobre con il trasferimento di cantiere ad altra ditta per assicurare ai cittadini di Vibonati il servizio essenziale di raccolta dei rifiuti.
La posizione della ditta e la decisione dei giudici
Da suo punto di vista, la General Enterprise ha sostenuto di aver sempre adempiuto al servizio con propria organizzazione di mezzi e personale e di aver rispettato quanto stabilito dal disciplinare di contratto.
Di tutt’altro avviso il Comune che, tra le altre cose, ha sostenuto anche l’incompetenza del giudice ordinario per dirimere la controversia in atto. Dello stesso avviso è stato il giudice di Lagonegro che ha accolto l’eccezione e condannato la società del Vallo di Diano al pagamento delle spese processuali.