Residenze universitarie: “De Luca bocciato sul diritto allo studio”

«Sul problema del diritto universitario si impegni di più: garantisca le risorse per tenere attive tutte le residenze universitarie»

Di Ernesto Rocco

La protesta degli studenti fuori sede contro il caro affitti è anche una bocciatura a De Luca”. Così Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, in merito alle mobilitazioni partite anche a Napoli e in Campania, in particolare alla facoltà di Lettere dell’Università Federico II.

Le accuse di Aurelio Tommasetti

Basta ricordare – afferma il consigliere – quanto accadde nell’estate 2019 con le Universiadi: all’Università di Salerno, di cui ero Rettore, gli studenti-atleti furono ospitati nelle residenze universitarie, garantendo anche il servizio di ristorazione, mentre a Napoli vennero alloggiati su due navi da crociera con la spesa di nove milioni di euro per il noleggio di ciascuna nave”. Un esempio, per Tommasetti, di assenza di programmazione e di occasione sprecata: “Dal 2016, quando furono assegnate le Universiadi, c’era tutto il tempo di investire e utilizzare immobili già di proprietà della Regione, a partire da quelli ex Nato, che avevano bisogno solo di ristrutturazione. Si sarebbero potuti realizzare un Villaggio dei Giochi con migliaia di posti letto che sarebbero tornati utili per i fuori sede dopo le Universiadi. Invece si scelse ancora una volta la strada dello spot e del ritorno mediatico”.

La richiesta

Tommasetti invita il governatore a non scaricare le colpe: “Sul problema del diritto universitario si impegni di più: garantisca le risorse per tenere attive tutte le residenze universitarie nelle disponibilità della Regione; collabori con il governo per sbloccare le procedure dei progetti di residenze ferme al Ministero; si attrezzi per partecipare a bandi governativi per finanziare la realizzazione di altri posti alloggio; si impegni per riaprire le mense universitarie oggi non funzionanti; garantisca in tempo a tutti i beneficiari l’erogazione delle borse di studio. In sintesi: basta propaganda, è l’ora dei fatti”.

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