Il caso dell’Antiquarium di Agropoli sta assumendo proporzioni molto più grandi di quanto inizialmente previsto. L’interesse dell’onorevole Pino Bicchielli, deputato e vice presidente di Noi Moderati alla Camera nonché membro della commissione Difesa e Antimafia, potrebbe portare il governo a intervenire. Sia il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che l’omologo agli Interni, Matteo Piantedosi, sono stati coinvolti nella vicenda.
L’indignazione dell’on. Bicchielli
L’onorevole Bicchielli esprime la sua profonda preoccupazione riguardo al caso dell’Antiquarium di Agropoli. Egli ritiene che si tratti di un fatto estremamente grave che dei reperti siano stati rubati e che sia necessario fare luce su questa ennesima dimostrazione di “cecità amministrativa e superficialità politica da parte di una certa classe dirigente provinciale”. Secondo l’onorevole, la storia del territorio è stata “ancora una volta violentata, e questo non può essere tollerato”.
La richiesta di smantellamento del sistema
«È un sistema che va smantellato alla radice, inammissibile che un sindaco non dia risposte ai suoi concittadini, inammissibile non aver cura di un bene così prezioso quale l’Antiquarium e ancor più grave non sapere chi, oggi, ha le chiavi di questa struttura che andrebbe valorizzata piuttosto che limitarsi ad inaugurazioni farlocche fingendo che nulla sia accaduto. Andremo avanti perché Agropoli merita di conoscere la verità, l’antiquarium merita di essere difeso – ha aggiunto l’onorevole Bicchielli – Un ringraziamento a chi lotta per la verità».
L’interrogazione
Nell’interrogazione Bicchielli chiede «Se i Ministri interpellati sono a conoscenza della problematica dell’Antiquarium di Agropoli se risulta vero che vi siano stati furti e quale è eventualmente il valore delle opere trafugate e come si intende procedere al fine di restituire a cittadini e turisti questa importante testimonianza della storia della città»