Realizzazione siti internet: Li puoi davvero fare con l’Intelligenza Artificiale?

L’AI sta mettendo in pericolo l’internet che conosciamo? Sarà la fine delle web agency?

Di Redazione Infocilento

L’Intelligenza Artificiale sta prendendo sempre più piede e sta rapidamente trasformando il modo in cui vengono creati e distribuiti i contenuti online.

Anche nel webmarketing si stanno sempre più diffondendo delle piattaforme per la creazione di siti internet con AI (website builder) che potrebbero dare del filo da torcere alle web agency che da sempre si occupano di realizzarli.

Ma è così semplice? Chiunque può creare un sito web in pochi minuti? Ma soprattutto si può davvero realizzare un sito internet senza esperienza di sviluppo e programmazione? Lo abbiamo chiesto a Onebit Web Agency, azienda specializzata nella realizzazione siti web torino.

Realizzazione siti web con l’AI : funziona anche per le aziende? Cosa dicono gli esperti

Alberto Gagna, founder della Onebit ci ha riferito: “ Si è vero, i website builder AI permettono di creare rapidamente delle pagine web, ma sono soluzioni amatoriali. C’è poco controllo, i testi possono violare i diritti d’autore ed i layout sono omologati. Le modifiche rischiano di annullare il tempo risparmiato e mancano della flessibilità necessaria per ottimizzare e migliorare la strategia di web marketing. Non è certo una soluzione professionale che un’azienda possa anche solo prendere in considerazione. La scalabilità e la personalizzazione sono fondamentali per competere con la concorrenza e per creare un’immagine aziendale coerente con i propri valori ed obiettivi di business. E poi se un’azienda non ha budget da da investire per la realizzazione del proprio sito internet, c’è qualcosa che non va.”

Abbiamo quindi chiesto al proprietario della web agency torinese, se l’AI avrebbe decretato la fine delle web agency e ci ha risposto così: “Anche se l’AI rende più semplice creare siti web, le web agency offrono molto di più: strategie di marketing e advertising digitale, personalizzazione sartoriale, ottimizzazione SEO e un tocco creativo che l’AI non può ancora replicare. Penso che il ruolo delle agenzie web evolverà, concentrandosi sempre di più sulla strategia e sulla creatività. Noi, ad esempio, usiamo l’Intelligenza Artificiale per monitorare i siti e le campagne pubblicitarie, ma lo facciamo solo per snellire le procedure e migliorare le automazioni quotidiane. In quest’ottica l’AI può essere un valido alleato.”

I contenuti di un sito web: possono essere scritti con l’Intelligenza Artificiale?

Secondo uno studio condotto dagli analisti di Aws (Amazon Web Services ), l’AI offre un futuro incerto che impatterà sul panorama del web.

Il numero di contenuti in rete generati automaticamente dall’intelligenza artificiale o tradotti da modelli AI, come quelli che utilizzano i chatbot più conosciuti, sarebbe di fatto salito al 57%.

La situazione è preoccupante perché i chatbot, come Chat GPT o Gemini, si addestrano e acquisiscono dati tramite la raccolta di informazioni dal web (data scraping). Tuttavia, se i contenuti sul web sono generati principalmente dall’Intelligenza Artificiale, la qualità dei dati rischia di peggiorare notevolmente.

Questo fenomeno crea un circolo vizioso noto come “collasso del modello”, dove i modelli di Intelligenza Artificiale vengono ingannati e influenzati negativamente da contenuti di bassa qualità.

Google premia la qualità dei contenuti, ha senso ignorarlo?

Fra gli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo di Google, ci sono quelli volti a migliorare la qualità della Ricerca con nuove politiche anti-spam, miglioramenti ai sistemi di ranking per ridurre i contenuti di bassa qualità e quelli generati automaticamente.

Dopo l’implementazione delle modifiche da parte di Big G, al 26 aprile 2024, si è registrato un calo del 45% dei contenuti di bassa qualità e non originali nei risultati di ricerca.

Le modifiche hanno quindi davvero migliorato, a stretto giro, l’esperienza utente e la qualità delle informazioni fornite dal web. Allora che senso avrebbe appoggiarsi a degli automatismi, con problematiche note, per la creazione di siti web professionali?

Nella realizzazione di siti web professionali, bisogna infatti tener conto delle ultime tecnologie e novità, scegliere una grafica originale e user-friendly che si adatti alla navigazione multipiattaforma (tablet, smartphone, computer fissi e portatili) ed avere contenuti di prima qualità che si distinguano dalla concorrenza.

Rivolgendosi ad un’agenzia web, sicuramente potremo disporre di un team di professionisti in grado di supportarci sulle dinamiche di internet, sulle nuove leggi in materia di privacy e cookie, piuttosto che sugli aggiornamenti degli algoritmi dei motori di ricerca.

Inoltre, grazie alla collaborazione con un copywriter professionista, potremo concentrarci sul copywriting persuasivo, creando contenuti di alta qualità che non solo attirino l’attenzione del pubblico, ma lo coinvolgano attivamente.

Grazie a questi contenuti non ci limiteremo ad informare il pubblico, ma potremo guidarlo verso una richiesta di contatto o l’acquisto di un prodotto.

La nuova filosofia del motore di ricerca? Lascia che Google cerchi per te!

Le ultime dichiarazioni di Liz Reid, Head of Google Search, parlano delle evoluzioni dell’Intelligenza Artificiale generativa per migliorare l’esperienza utente durante le ricerche su Google.

Semplificando si tratta di risultati testuali che risponderanno alle nostre domande direttamente sulla pagina di ricerca, generando di fatto una diminuzione dei clic organici sui siti web.

Il riassunto, anche detto panoramica o AI Overview, appare nella parte superiore dei risultati di ricerca, prima dell’elenco dei siti web ed è già disponibile negli Stati Uniti.

Tuttavia la strada è ancora lunga e piena di insidie per la ricerca potenziata AI. Non sembra quindi ancora giunta l’apocalisse dei siti internet.

Solo per fare degli esempi, citiamo le risposte che sono diventate virali dell’AI Overview.

Tra queste ci sono suggerimenti assurdi, come mettere della colla commestibile sulla pizza per evitare che il formaggio coli, considerare Batman un poliziotto perché lavora con il commissario Jim Gordon, o attribuire ad alcuni Pokémon l’appartenenza alla comunità LGBT.

In fase sperimentale, questi errori possono capitare, ma il vero problema non sono gli errori in sé, quanto piuttosto il fatto che derivino dall’uso di fonti sbagliate. Potrà mai un’intelligenza artificiale distinguere le fonti affidabili e scegliere quelle più autentiche? O ci dobbiamo preparare ad un futuro con sempre più risultati basati su fake news?

Intanto non ci sono ancora date ufficiali per il suo lancio in Italia, ma Google ci sta lavorando e, pare, stia migliorando il servizio basandosi sul feedback degli utenti.

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