Raccolta RAEE in Campania: ancora fanalino di coda d’Italia

In controtendenza il dato della provincia di Salerno che cresce del 5% e raggiunge le 3.843 tonnellate.

Di Ernesto Rocco

Ancora una volta la Campania si conferma la regione peggiore d’Italia per la raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Nel 2023, secondo il Rapporto regionale del Centro di Coordinamento RAEE, la regione ha raccolto 16.877 tonnellate di RAEE, con un calo del 12,1% rispetto all’anno precedente.

I dati

Il dato pro capite scende a 3 kg per abitante, ben al di sotto della media nazionale di 5,92 kg/ab. Fanalino di coda la provincia di Napoli con soli 2,23 kg/ab.

Cala drasticamente la raccolta di Tv e schermi (-38,8%), mentre si registra un leggero aumento per freddo e clima (+1,6%), piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (+1,1%) e sorgenti luminose (+9,5%).

Il commento

“La situazione in Campania è preoccupante”, commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Serve un cambio di passo da parte della regione, con investimenti in sensibilizzazione dei cittadini e formazione degli operatori. Mancano all’appello grandi e piccoli elettrodomestici, ed elettronica di consumo. Se non si interviene, la Campania resterà fanalino di coda d’Italia.”

Le province di Avellino e Caserta si distinguono per l’incidenza dei Luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR), rispettivamente del 31% e del 22,2%, contro una media nazionale del 21%.

In controtendenza la provincia di Salerno che cresce del 5% e raggiunge le 3.843 tonnellate.

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