Psaut chiuso a Capaccio, Sica: “ridimensionamento inaccettabile”

“Non possiamo accettare il ridimensionamento del servizio, né il rischio di perdere un presidio così importante”

A cura di Redazione Infocilento

Psaut di Capaccio Paestum chiuso per alcuni giorni a causa dell’assenza del medico. Un problema emerso oggi e che acuisce la questione della carenza di personale nella sanità territoriale.

La chiusura è limitata ma conferma le criticità che si segnalano da tempo. Già nei mesi scorsi, infatti, il presidio di piazza Santini era stato ridimensionato con la soppressione dell’operatività notturna a causa della mancanza di personale. Ora nuovi disagi. 

Le accuse 

“Del ridimensionamento del Psaut di Capaccio Scalo e del conseguente rischio di chiusura definitiva ne abbiamo parlato più e più volte, sin dalla scorsa campagna elettorale, facendone anche una formale interrogazione al Sindaco nel Consiglio Comunale del 19 Settembre 2024, a cui ci fu risposto che lo stesso si era già attivato presso gli organi competenti al fine di ripristinare il servizio per le ore notturne e scongiurare definitivamente il rischio di chiusura del presidio anche per l’orario diurno. Purtroppo ci dispiace dover rilevare, ancora una volta, che i nostri timori erano e sono più che fondati, in quanto, non solo il servizio notturno, chiuso dal 16 Settembre 2024, non è stato ripristinato e né si prevede di farlo, ma rileviamo ormai concrete difficoltà a garantire, in modo regolare, anche il servizio nell’orario diurno”. Così Emanuele Sica, consigliere di minoranza. 

Non si tratta di speculazione politica, né vogliamo puntare il dito, a prescindere, contro questa amministrazione, che in materia sanitaria ha poteri limitati, ma visto che si ostina, al netto della complessa situazione contingente, a voler rimanere in carica, a suo dire, per senso di responsabilità, allora pretendiamo che si assuma le proprie responsabilità e che faccia valere e difenda, lì dove conta, i diritti della città che pretende di amministrare – prosegue – Non possiamo accettare il ridimensionamento del servizio, né il rischio di perdere un presidio così importante, così fondamentale per i cittadini e per i residenti di un ampio territorio. In caso di chiusura del Psaut, il pronto soccorso più vicino sarà Battipaglia, con tutte le criticità del caso”.

Agropoli, lo sappiamo, non ha un presidio capace di trattare le emergenze e il paziente viene mandato a Vallo della Lucania.  Il nostro riferimento, dunque, è verso nord ma i tempi di percorrenza saranno molto alti. Un cittadino di Capaccio Paestum colpito da infarto, giusto per fare un esempio, potrà essere soccorso? E da chi? L’ambulanza da dove partirà? E soprattutto ci sarà un medico a bordo? I quesiti, dunque, rimangono gli stessi, per i quali, invece, un’amministrazione realmente responsabile dovrebbe pretendere, dall’Azienda Sanitaria Locale, risposte e soluzioni rapide e concrete. Chi di dovere dovrà spiegarci cosa è successo”, conclude Sica. 

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