Prysmian Fos Battipaglia: M5S denuncia esito negativo trattative e chiede intervento Urso

"I lavoratori versano in una situazione critica e attendono risposte concrete sul futuro dello stabilimento",

Di Ernesto Rocco

Le recenti decisioni relative ai bandi del PNRR per l’installazione della fibra ottica ci preoccupano. In particolare, tra i requisiti tecnici richiesti per la partecipazione alle gare non sono contemplati standard minimi di qualità e ciò potrebbe mettere a rischio la sicurezza e l’efficienza delle reti di telecomunicazioni.

A dichiararlo è il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, che questa mattina ha inviato una nota al ministro del Made in Italy Adolfo Urso in merito alla vertenza Prysmian Fos di Battipaglia.

Presidio di protesta dei lavoratori

L’esito negativo delle trattative presso il Ministero ha motivato i dipendenti a organizzare un presidio di protesta, in risposta al risultato insoddisfacente delle negoziazioni riguardanti le condizioni lavorative e la sicurezza occupazionale.

“I lavoratori versano in una situazione critica e attendono risposte concrete sul futuro dello stabilimento”, sottolinea Cammarano.

Rischio per la competitività e l’economia locale

Questa eventualità potrebbe comportare non solo una lesione del principio di leale concorrenza ma anche una minaccia per la competitività, oltre che una potenziale compromissione della stessa sopravvivenza dello stabilimento Fos, con gravi conseguenze per i lavoratori e per l’economia locale”, aggiunge il capogruppo M5S.

Ritardi PNRR: solo il 7,4% dei fondi spesi nel 2023

La situazione è ulteriormente preoccupante se si considera il ritardo nell’attuazione dei progetti legati al PNRR, come evidenziato dai dati forniti dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio: solo il 7,4% dei fondi spesi nel 2023 e il 75% dei progetti in ritardo rispetto alla pianificazione prevista.

Cammarano chiede intervento Urso

Ho chiesto al ministro Urso di intervenire tempestivamente per preservare i livelli occupazionali e promuovere lo sviluppo industriale, particolarmente nelle regioni meridionali del Paese, senza sacrificare l’alta qualità delle produzioni ed il significativo valore aggiunto“, conclude Cammarano.

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