In Campania, la Terapia del Sorriso è una pratica già ampiamente utilizzata, soprattutto nei reparti di Pediatria, grazie all’impegno delle associazioni di volontariato che affiancano le terapie convenzionali con un approccio speciale ai pazienti. Questa tecnica, che utilizza il sorriso e la relazione empatica come strumenti terapeutici, si è dimostrata efficace non solo per i bambini ma anche per anziani, persone con disabilità e adulti, migliorando significativamente la qualità del percorso di cura e l’accettazione delle terapie mediche. È con questa visione che Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, ha presentato una proposta di legge mirata a promuovere e regolamentare la Terapia del Sorriso, rendendola parte integrante del sistema sanitario regionale.
Le finalità
“La Terapia del Sorriso – ha dichiarato Pellegrino – non è soltanto un metodo per alleviare le difficoltà emotive dei pazienti, ma anche un vero e proprio supporto clinico che può portare a miglioramenti tangibili, soprattutto nei piccoli pazienti. È indispensabile garantire che il personale sanitario e i volontari che operano in questo ambito siano adeguatamente formati, attraverso percorsi strutturati e riconosciuti”.
La proposta di legge punta a: Disciplinare la formazione del personale medico, non medico e dei volontari mediante percorsi formativi definiti dalla Giunta Regionale; Standardizzare il modello di Terapia del Sorriso attraverso regolamenti che ne definiscano le modalità di applicazione; Monitorare e valutare l’efficacia degli interventi, per garantire un miglioramento continuo.
Parte integrante dei percorsi di cura e riabilitazione con operatori adeguatamente formati
“Le terapie complementari – ha aggiunto Pellegrino – rappresentano un elemento cruciale per umanizzare il percorso ospedaliero e migliorare l’interazione tra pazienti e strutture sanitarie. La Terapia del Sorriso è un esempio virtuoso di come si possa coniugare professionalità e sensibilità, ma per essere efficace deve essere basata su competenze specifiche e verificabili. Investire nella formazione e nella regolamentazione della Terapia del Sorriso significa investire nella salute dei cittadini, migliorando non solo l’aspetto clinico, ma occuparsi concretamente anche dell’umanizzazione delle cure”. Ha concluso il Consigliere Pellegrino.