Il comune di Vallo della Lucania ha deciso di aderire all’itinerario culturale del consiglio d’Europa denominato “Route of the olive tree“. Si tratta di un itinerario costituito per tema, ossia data un certo interesse culturale si invitano a collaborare i paesi che hanno in comune la risorsa e desiderano occuparsi della sua tutela. La partecipazione all’itinerario potrà offrire maggiore visibilità alle eccellenze territoriali, infatti, gli oliveti cilentani offrono oli di qualità eccelse.
I dettagli dell’itinerario “Route of the olive tree”
L’itinerario ha preso il via nel 2005. La governance è affidata all’associazione no profit “Le vie dell’olivo” che ha sede in Grecia (altra patria di grandi oli) e precisamente a Kalamata. Per partecipare è necessario stipulare un accordo con tale associazione e versare una quota d’iscrizione. Il comune di Vallo della Lucania ha deciso di partecipar insieme all’Associazione dei Comuni del Cilento Centrale di cui fa parte. La collaborazione permetterà la divisione della quota d’iscrizione, che dovrebbe aggirarsi sui 50 euro all’incirca per ciascun comune. Tra gli altri aderiranno all’iniziativa Ascea e Perito
L’olio Cilento D.O.P
La presenza di ulivi sul territorio Cilentano ha origini antichissime, intorno al IV secolo a.C, probabilmente ad opera dei Focesi. Che portarono dalla Grecia, la più antica varietà di olivo presente sul territorio: quella Pisciottana, capace di prosperare anche in territori frastagliati e poveri d’acqua. Gli archeologi hanno accertato lo smercio d’olio nei centri di Paestum e Velia. Dunque, fin dagli albori i cilentani si sono dedicati alla produzione di oli di qualità. Distese interminabili di olivi segnano il paesaggio di diversi borghi cilentani. La dedizione nella coltivazione della pianta e la cura nella procedura di estrazione dell’olio ha permesso all’Olio Cilento di ascendere all’Olimpo dei migliori prodotti agricoli del mondo. Sono sei le varietà di olivo accettate per la denominazione D.O.C: Pisciottana, Rotondella, Ogliarola, Frantoio, Salella e Leccino. Anche il padre della dieta mediterranea, Keys, ebbe modo di apprezzare le qualità dei prodotti ottenuti dalla molitura di queste olive.