Il Tar del Lazio ha fissato per il prossimo 21 maggio l’udienza pubblica in cui verrà discusso il ricorso presentato da Giuseppe Cacciapuoti, attuale sostituto procuratore di Salerno, contro la decisione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) che ha dichiarato inammissibile la sua candidatura per il ruolo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania.
La decisione del Tar
Con un’ordinanza, il Tar ha ritenuto che il ricorso non sia manifestamente infondato e che le esigenze difensive del magistrato possano essere tutelate attraverso una sollecita trattazione della vicenda nel merito. Nel frattempo, il CSM ha deliberato le proposte di nomina per l’incarico a favore dei magistrati Ernesto Sassano e Francesco Rotondo.
I possibili scenari
Tuttavia, l’esito del ricorso potrebbe incidere sulla scelta definitiva, aprendo nuovi scenari per l’assegnazione dell’ufficio direttivo. Ora spetta ai giudici amministrativi valutare la legittimità del provvedimento del CSM e stabilire se la candidatura di Cacciapuoti debba essere rivalutata. La sentenza potrebbe avere ripercussioni non solo sulla posizione del magistrato salernitano, ma anche sugli equilibri interni alla Procura di Vallo della Lucania.