Processo sversamenti nel Vallo di Diano. Accolta la richiesta dei comuni di Atena e Sant’Arsenio e di Legambiente di costituirsi parte civile

Sversamenti nel Vallo di Diano. Gli imputati sono accusati di traffico e smaltimento illecito di rifiuti chimici liquidi

Di Federica Pistone

È stata accolta la richiesta dei comuni di Atena Lucana e Sant’Arsenio insieme a Legambiente Campania di costituirsi parte civile nell’ambito del processo “Shaman” sugli sverasamenti illeciti nel Vallo di Diano e che vede coinvolte otto persone.

La scelta dei comuni

«In particolare, in due occasioni è stato accertato il trasporto del contenuto di sei cisterne nel Comune di Atena Lucana e in un caso è avvenuto lo sversamento su suoli insistenti nel Comune di Atena Lucana». E’ questo che ha portato il comune di Atena a considerarsi parte lesa. Situazione simile per Sant’Arsenil.

Le accuse a carico degli imputati

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico e smaltimento illecito di rifiuti chimici liquidi di tipo “idrocarburi leggeri con pericolosità HP14-ecotossico”.

Per sette degli indagati le accuse a loro carico riguardano traffico di rifiuti e disastro ambientale mentre per uno solo degli imputati, non raggiunto all’epoca dei fatti da misura cautelare, l’accusa è di traffico illecito di rifiuti.

L’accoglimento della richiesta dei due comuni Valdianesi e dall’associazione ambientalista è avvenuta stamattina durante la seconda udienza del processo che si sta celebrando al Tribunale di Lagonegro. La prossima udienza è stata fissata per il 16 marzo.

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