La Gelbison arriva da tre risultati utili consecutivi, il bottino ha risollevato la classifica e adesso manca solo la matematica per chiudere la salvezza. Domenica, al “Vaudano” di Capaccio Capoluogo alle ore 15, andrà in scena il match di cartello contro il Nardò. Entrambe le compagini sono in un momento di forma smagliante, dunque, il sintetico perfetto del “Vaudano” può essere il teatro di una sfida davvero avvincente.
Come arriva la Gelbison
I Leoni hanno ripreso a ruggire, non solo con il gioco, ma soprattutto con la cattiveria giusta nelle fasi decisive delle sfide. L’aver imparato a soffrire può essere lo step di maturità successivo di una squadra che da diverse giornate sta esprimendo discrete trame di gioco. Erra si disporrà seguendo il dettame tattico del 3-5-2. Tutti a disposizione per il mister rossoblù che non dovrebbe operare modifiche rispetto agli undici visti a Rotonda. Dunque, Milan tra i pali; linea a tre con Fontana, Muratori e Tazza; Ferrante e Casiello ad agire da quinti; mediana come sempre appannaggio di Kosovan, De Pasquale e Manzo; coppia d’attacco composta da Croce e Bubas. Due soli i ballottaggi con De Pace a insidiare Tazza e Barone a contendere una maglia a Bubas. Dovrebbero spuntarla i secondi due.
Qui Nardò
Se la Gelbison sta benissimo, anche il Nardò sta bene. Nella scorsa giornata i Granata hanno travolto il Fasano con un roboante 5 a 0. Sebbene il ritmo delle ultime uscite sia stato un po’ altalenante. Quella di mister Costantino è una squadra intrisa di talento che può far male in ogni momento, occhio a D’Anna e Guadalupi su tutti. Proprio il centrocampista di Brindisi fu mattatore dell’andata, quando con due reti di pregevole fattura stese la Gelbison rendendo vana la rete di Sall nel finale.