Con l’arrivo dei mezzi meccanici sulla spiaggia del Lido Azzurro di Agropoli ha preso il via l’iter che porterà alla rimozione della posidonia spiaggiata dal litorale ad est del promontorio su cui si erge la città vecchia. Un problema atavico, oggetto di dibattito, scontro politico e delle proteste dei cittadini. Le alghe (o meglio le piante marine) trasportate a riva dalle mareggiate, infatti, per oltre un decennio sono state accumulate ai margini delle spiagge della Marina e del Lido Azzurro, trasformando le due aree in vere e proprie discariche a cielo aperto, ricettacolo di ratti ed insetti.
Posidonia spiaggiata, i tentativi di rimozione e le novità
Negli anni i tentativi di rimozione sono stati soltanto parziali anche a causa dei costi ingenti necessari allo smaltimento della posidonia. Un anno fa, però, il Comune ottenere risorse dalla Regione per liberare il litorale.
L’amministrazione comunale proverà a ripulire la spiaggia del Lido Azzurro, mentre la Marina dovrà ancora attendere.
Lo smaltimento avverrà in più fasi. La prima, al via in queste ore, prevede la vagliatura della posidonia spiaggiata in modo da dividerla da sabbia e rifiuti. Successivamente, grazie anche alle previsioni della recente Legge Salvamare, la posidonia sarà rigettata in mare o trasportata in un sito di stoccaggio provvisorio, mentre la sabbia verrà utilizzata per il ripascimento.
La vagliatura terminerà entro fine mese, poi partirà la rimozione vera e propria. Fino al 31 maggio (data in cui dovrebbero concludersi i lavori) parte del litorale sarà interdetto per consentire il movimento dei mezzi meccanici.
La possibilità che l’intero tratto costiero venga liberato dalla posidonia suscita perplessità. Molti (visti i precedenti) restano scettici sulla possibilità che l’ente riesca a rimuovere tutte le alghe presenti, ma il sindaco Roberto Mutalipassi si dice convinto del contrario.
I problemi
La rimozione della posidonia, in ogni caso, non risolverà all’origine il problema. Al Lido Azzurro, infatti, la barriera anti-erosione realizzata negli anni scorsi è servita a proteggere il litorale dall’azione del mare ma ha provocato gli accumuli di posidonia. Questa pianta marina una volta a riva non viene più trasportata a largo dalle correnti.
Infine rimane immutata la situazione di un altro lembo costa, quello della Marina, caratteristica spiaggia adiacente al porto di Agropoli. Anche qui da anni stazionano cumuli di posidonia che offuscano il suggestivo scenario della rupe su cui su erge il centro storico, simbolo della città.