Sembra non avere una fine la vicenda relativa al Ponte di Caiazzano tra Sassano e Padula. Per l’infrastruttura chiusa al traffico da tre anni c’è una nuova problematica da affrontare, ossia : le indagini archeologiche disposte dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno ed Avellino. “L’ambiguità della Provincia di Salerno verso i cittadini riguardo alla ricostruzione del Ponte di Caiazzano che collega Padula e Sassano non ha paragoni” – così inizia il comunicato di Piazza-Schierarsi Cilento-Vallo di Diano in merito alla chiusura del ponte ormai da tre anni e che ora sono nuovamente fermi.
La Provincia di Salerno è responsabile dei lavori, i quali sembrano non avere fine. L’associazione ha ricevuto risposte “preoccupanti” dalla Soprintendenza di Salerno ieri. “Nonostante le rassicurazioni sull’imminente ripresa dei lavori, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno ed Avellino ha condizionato il proprio nulla osta alla realizzazione di indagini archeologiche preventive sulle basi del nuovo ponte”. Il ponte precedente non è stato ancora demolito completamente, rendendo impossibile le indagini archeologiche richieste dalla Soprintendenza.
“Chiediamo a chi ha promesso la ripresa dei lavori se il ritardo sia dovuto a queste richieste. È ora di fare chiarezza su questa complicata situazione, che da tre anni crea problemi a attività commerciali e cittadini. È evidente la totale inadeguatezza della politica nel dare risposte rapide e efficaci ai cittadini. Restiamo vigili sulla questione e non escludiamo il ricorso all’Autorità Giudiziaria per accertare eventuali responsabilità”.