Continua a destare preoccupazione la situazione dei rifiuti stoccati nel sito della Sra, situato nella zona industriale di Polla. A seguito del fallimento dell’azienda, che ha visto sviluppi legati al trasporto di rifiuti in Tunisia e alle conseguenti indagini e arresti, il sito non è stato ulteriormente “svuotato”. Inizialmente, la Procura aveva disposto un monitoraggio costante da parte delle forze dell’ordine, ma con la conclusione della prima fase delle indagini, il problema permane.
La decisione della Regione Campania
La Regione Campania ha chiaramente intimato al Comune di Polla di intraprendere le necessarie procedure. In risposta, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Massimo Loviso, ha emesso un’ordinanza specifica per la rimozione dei rifiuti, rivolta sia al titolare dell’impianto, la ditta SRA, sia al proprietario dell’immobile, la società Visama. Entrambi sono considerati “responsabili in solido” del ripristino del sito; in caso di intervento da parte del Comune, le spese relative alla rimozione ricadrebbero comunque sui privati.
“Chi inquina paga”
“È importante sottolineare che il destinatario di un’ordinanza sindacale non può eludere l’obbligo di rimozione dei rifiuti sostenendo che l’area è sotto sequestro. Al contrario, è tenuto a cercare l’accesso per dare esecuzione all’ordine di rimozione. Pertanto, le operazioni di rimozione dei rifiuti saranno integralmente a carico dei privati, nel rispetto del principio comunitario “Chi inquina paga”.